Consiglio Europeo approva indirizzo su semplificazione impronta carbonica

27/05/2025 17:50

Consiglio Europeo approva indirizzo su semplificazione impronta carbonica

Oggi il Consiglio Europeo ha approvato la sua posizione negoziale (una sorta di indirizzo generale) su una delle proposte del cosiddetto pacchetto legislativo Omnibus che semplifica e rafforza il meccanismo di aggiustamento dell'impronta carbonica transfrontaliera dell'Unione Europea (CBAM).

La proposta punta a fare passi in avanti sulla semplificazione e sulla conformità costi-benefici della normativa CBAM, senza mettere in forse il raggiungimento degli obiettivi climatici dato che circa il 99% delle emissioni contenute nei beni CBAM importati resteranno coperte. Il target complessivo è di ridurre sia il fardello amministrativo e regolatorio sia i costi di adeguamento alle regole a carico delle aziende europee, in special modo le PMI.

Adam Sz?apka, ministro per l'Unione Europea della Polonia, ha così commentato: "La semplificazione e la riduzione del fardello amministrativo a carico delle aziende per sostenere la competitività UE resta tra le priorità della presidenza polacca. L'accordo odierno invia un messaggio chiaro sulla determinazione del Consiglio di procedere su questa strada più rapidamente possibile".

La proposta della Commissione Europea prevede, come principale strumento di semplificazione delle norme CBAM, una esenzione minima più ampia degli obblighi CBAM per i soggetti importatori che non superano il limite delle 50 tonnellate di merci importate all'anno. Questo nuovo limite rimpiazza quello attuale, ben più stringente, escludendo dagli obblighi beni di valore trascurabile. La misura proposta dovrebbe, nella maggior parte dei casi, escludere dagli obblighi CBAM le PMI e le persone fisiche che importano quantità di beni limitate o trascurabili attualmente rientranti negli obblighi CBAM.

Inoltre, la proposta contiene anche ulteriori semplificazioni per tutti gli importatori di beni CBAM anche di entità superiore al limite di cui sopra. Questo in particolare riguarda le procedure autorizzative, i processi di raccolta dati, il calcolo delle emissioni, le norme di verifica delle emissioni, il calcolo delle passività finanziarie dei dichiaranti CBAM autorizzati (soggetti che intendono importare beni CBAM) nell'anno di importazione dei beni nell'UE, e la dichiarazione dei dichiaranti CBAM autorizzati per i prezzi pagati per le emissioni in Paesi terzi.

Il mandato negoziale del Consiglio prevede una serie di modifiche alla proposta della Commissione con l'obiettivo di chiarire e semplificare ulteriormente le norme CBAM. Il Consiglio supporta anche la nuova esenzione minima delle 50 tonnellate di beni importati proposta dalla Commissione.

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