Consiglio Europeo: emendamenti alla proposta della Commissione sul mercato dei prodotti agricoli

19/05/2025 17:41

Consiglio Europeo: emendamenti alla proposta della Commissione sul mercato dei prodotti agricoli

Oggi rappresentanti degli Stati membri del Comitato Speciale per l'Agricoltura (SCA) hanno approvato mandato a negoziare per del Consiglio Europeo su specifici emendamenti relativi alla normativa sull'organizzazione del mercato comune dei prodotti agricoli e agli altri due regolamenti che governano le politiche agricoli comuni. Le modifiche puntano a trattare le sempre più impegnative sfide che gli agricoltori si trovano ad affrontare e a rafforzare la loro posizione nella catena di offerta del cibo.

Le norme proposte sono strutturate per dare agli agricoltori una posizione negoziale migliore in modo che i protagonisti più forti nella catena di offerta del cibo non impongano loro condizioni sfavorevoli. Rafforzando gli agricoltori, le nuove norme contribuiranno a stabilizzare i loro redditi e assicurare condizioni di vita migliori nel settore.

Le modifiche principali suggerite dal Consiglio alla proposta della Commissione Europea riguardano una serie di miglioramenti al suo mandato a negoziare. In primo luogo il tema dei contratti scritti obbligatori per ogni consegna di prodotti agricoli, con alcune eccezioni.

Il Consiglio suggerisce una serie di modifiche che chiariscano chi sono i soggetti sottoposti all'obbligo di contratti scritti. Esso ha anche introdotto ulteriori eccezioni con l'obiettivo di garantire maggiore flessibilità agli Stati membri nell'adattare l'obbligo alle loro esigenze specifiche, in relazione al settore e al prodotto.

In particolare i Paesi membri potranno decidere che un contratto scritto non è necessario quando il primo acquirente di prodotti agricoli è un'impresa molto piccola, consegna e pagamento sono contemporanei o se il controvalore della merce non supera i 20 mila euro.

In secondo luogo gli agricoltori potranno far scattare la clausola di revisione per contratti a lungo termine dopo 12 mesi invece dei sei proposti dalla Commissione. Questa modifica punta a garantire stabilità e prevedibilità della catena di forniture e allo stesso tempo assicurare che gli agricoltori siano protetti, soprattutto in situazioni in cui i pagamenti che ricevono non coprono più i costi di produzione.

La Commissione Europea ha proposto l'istituzione di un meccanismo di mediazione obbligatorio tra agricoltori e compratori dei loro prodotti al fine di incoraggiare le parti a raggiungere accordi amichevoli in caso di contenzioso in merito alla conclusione o alla modifica di contratti scritti.

Per ridurre le incombenze amministrative e rispettare le situazioni specifiche degli Stati membri il Consiglio ha concordato che il meccanismo di mediazione sia su base volontaria, nel senso che saranno i singoli Stati a decidere se adottarlo o meno.

Infine il Consiglio ha deciso che il periodo transitorio prima dell'entrata in vigore delle nuove norme sia di due anni e non di 18 mesi come indicato dalla Commissione: questo permetterà al settore agrifood di adattarsi e prepararsi alle novità.

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