Consiglio Europeo, via libera a strumento SAFE

29/05/2025 18:17

Consiglio Europeo, via libera a strumento SAFE

Pochi giorni fa il Consiglio Europeo ha adottato un regolamento che definisce lo strumento SAFE (Security Action for Europe). Si tratta del nuovo strumento finanziari UE a sostegno degli Stati membri che intendono investire nella produzione industriale per la difesa tramite approvvigionamenti comuni e focalizzandosi su capacità di priorizzazione.

SAFE permetterà di finanziare investimenti urgenti e su larga scala nella base tecnologica e industriale della difesa europea. L'obiettivo è quello di incrementare la capacità di produzione, rendendo disponibile alla bisogna attrezzature di sicurezza affidabili e per fronteggiare i gap produttivi esistenti, e infine rafforzare la rapidità di risposta della difesa UE.

In più, SAFE permetterà all'Unione di sostenere ulteriormente l'Ucraina. Adam Sz?apka, ministro polacco per l'Unione Europea, ha così commentato: "Abbiamo approvato il primo programma d investimenti UE sul larga scale nella difesa del valore di circa 150 miliardi di euro. Non è solo un successo dell'attuale presidenza ma dell'intera UE. Si tratta di uno strumento senza precedenti capace di potenziare le nostre capacità di difesa e sostenere la nostra industria militare. Più investiamo in questo settore, meglio riusciremo a far desistere chi ci vuole danneggiare".

I fondi SAFE saranno erogati su domanda dei Paesi membri sulla base di piani nazionali e sotto forma di prestiti a lungo termine a condizioni favorevoli. Gli Stati beneficiari utilizzeranno i fondi tramite commesse comuni che coinvolgano almeno altri due Paesi membri (o uno solo in caso di necessità impellenti). L'Ucraina e i Paesi EEA ed EFTA saranno considerati Stati membri.

Le attività eleggibili per SAFE sono quelle della lista delle priorità determinata dal Consiglio Europeo del 6 marzo e saranno divise in due categorie di prodotti per la difesa: 1) missili e munizioni, sistemi di artiglieria, armi ed equipaggiamenti per i combattimenti a terra, cyber, protezioni per infrastrutture, mobilità militare; 2) sistemi di difesa aerea e missilistica, sistemi di difesa marina e subacquea, droni, sistemi di difesa spaziale, intelligenza artificiale e guerra elettronica.

I prodotti della categoria 2 saranno soggetti a condizioni di eleggibilità più stringenti. Per entrambe le categorie i contratti di fornitura dovranno assicurare che il costo dei componenti extra UE, EEA, EFTA e Ucraina non ecceda il 35% del costo stimato del prodotto finito.

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