Contratto intermittente in rapida espansione, dati Istat

27/11/2023 13:50

Contratto intermittente in rapida espansione, dati Istat
Il contratto di lavoro intermittente consente al datore di lavoro di utilizzare il dipendente in modo discontinuo o intermittente, con un contributo ridotto all'input di lavoro e una bassa retribuzione, fattori che aumentano la precarietà del lavoratore. Secondo i dati dell'Istat, tra il primo trimestre 2010 e il secondo trimestre 2023, il numero di contratti intermittenti è raddoppiato, ma le ore retribuite e le retribuzioni orarie sono cresciute in misura più contenuta.
Nel settore dei servizi professionali e alle imprese, l'uso dei contratti intermittenti è quintuplicato. Nel 2022, le posizioni con contratto intermittente rappresentano il 2,1% delle posizioni dipendenti totali, con la maggior parte dei lavoratori impiegati nel settore degli alberghi e ristoranti.

Le ore pro capite mensili mediamente retribuite per i lavoratori intermittenti ammontano a 44,5, con una retribuzione oraria lorda di 11 euro. I settori degli alberghi e ristoranti e delle attività professionali hanno le retribuzioni più basse e la quota più alta di contratti a termine. Il lavoro intermittente mostra una forte stagionalità, con picchi di domanda durante i mesi estivi e durante le festività invernali.
Nel secondo trimestre 2023, il numero di contratti intermittenti ha raggiunto il valore massimo della serie storica, con un aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

(NEWS Traderlink)

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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