Crisi idrica: quali sono le aziende più virtuose?

19/10/2023 08:42

Crisi idrica: quali sono le aziende più virtuose?

Crisi idrica: un problema che riguarda tutti

La crisi idrica e le conseguenti sempre maggiori difficoltà di approvvigionamento d’acqua sono argomenti che, nel tempo, riguarderanno una fetta sempre più consistente della popolazione mondiale. 

Se oggi il problema è ancora principalmente circoscritto ad alcune aree (Africa e Medio Oriente), da qui ai prossimi anni, con i cambiamenti climatici in corso, saranno sempre di più le zone e le popolazioni interessate e minacciate da questa criticità. 

Inoltre, mentre diminuisce la disponibilità della risorsa “acqua”, ne aumenta il fabbisogno, per via dell’aumento della popolazione e della richiesta collegata alla produzione di alimenti per sfamare tutti i cittadini del mondo. 

L’acqua, poi, dovrebbe essere uno strumento per creare energia più sostenibile e pulita.

Chiaro però che, se un bene è disponibile in quantità limitata e la richiesta invece sia in costante crescita, lo scenario che si prospetta, non è di certo tra i migliori. 

Diventa quindi fondamentale cercare di utilizzare al meglio le risorse che si hanno a disposizione: ciò vale sia per il privato cittadino che per le aziende. 

Crisi idrica: serve più trasparenza

Se ogni singola azienda è efficace nella gestione delle risorse (e dell’acqua in particolare), non si ottengono solo benefici per la collettività, ma anche per ciò che concerne il rating della azienda stessa in termini di sostenibilità. 

Purtroppo, ad oggi, il numero di società che fornisce una rendicontazione sull’utilizzo dell’acqua e sui propri consumi annuali, è ancora piuttosto esiguo (per non dire quasi nullo). 

Invece, sarebbe importante che, iniziando dalle realtà quotate sui mercati finanziari, ci fosse una comunicazione e pubblicazione periodica di questa tipologia di dati. 

Questo permetterebbe agli investitori di farsi una idea ben precisa su ogni singola realtà e comprendere quali dinamiche la singola azienda segua o meno per garantire un futuro sostenibile al pianeta. 

Ovviamente, ci sono settori che, per la loro stessa natura, richiedono un consumo maggiore d’acqua: pensiamo, ad esempio, alle utilities o al comparto energetico.

Sicuramente le aziende che operano in questi ambiti hanno, di per sé, un impiego d’acqua decisamente superiore rispetto, ad esempio, alle aziende del comparto finanziario o assicurativo. 

Crisi idrica: scelte consapevoli 

Perché sarebbe importante che tutte le aziende fossero più attente alla razionalizzazione delle risorse e ad un utilizzo più responsabile

Perché sarebbe opportuno che le società quotate in borsa comunicassero periodicamente i dati relativi al consumo di acqua

Ciò permetterebbe agli investitori, specialmente a quelli più attenti alle tematiche inerenti alla sostenibilità ambientale, di poter effettuare scelte con maggior consapevolezza, andando a premiare le aziende più efficienti in tale ambito. 

Del resto, per le società, la possibile perdita di valore di mercato dovuta ad un basso livello di affidabilità e gradimento in tema di sostenibilità ambientale, dovrebbe costituire un deterrente tale da mettere in atto comportamenti finalizzati alla miglior gestione possibile delle risorse. 

Se guardiamo al mercato domestico, recenti studi indicano tra le aziende più efficienti, Enel e Acea.

 

Occorrerebbe però che venisse instaurato un protocollo uguale per tutte le società quotate in borsa al fine di poter avere la possibilità di fare delle valutazioni comparative eque e basate su dati omogenei. 

  

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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