Della Valle delista Tod's e prepara lo spezzatino

03/08/2022 17:20

Della Valle delista Tod's e prepara lo spezzatino

Della Valle lancia l'OPA su Tod's

Stamattina la DI.VI. Finanziaria di Diego e Andrea Della Valle ha comunicato che lancerà, tramite la controllata DeVa Finance, un'OPA volontaria su 8.453.727 azioni rappresentative del 25,55% del capitale sociale di Tod's. Si tratta della quota che residua dopo aver conteggiato il 63,64% in mano a Diego Della Valle, lo 0,81% in mano ad Andrea Della Valle e il 10% detenuto dalla Delphine di Bernard Arnault, numero uno del colosso LVMH (che manterrà la quota).

L'operazione ha come obiettivo il delisting di Tod's al fine di "valorizzare i singoli marchi del Gruppo (i.e., Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay), dando loro una forte visibilità individuale e una grande autonomia operativa".

Curiosamente il prezzo cui DeVa Finance si offrirà di acquistare le azioni è identico a quello dell'IPO del settembre 2000: 40 euro l'una, cifra che incorpora un premio pari al 20,37% rispetto al prezzo ufficiale di ieri, un incentivo per la verità non molto generoso per operazioni di questo tipo.

E infatti il titolo oscilla poco sopra quota 40, quasi un suggerimento a incrementare l'offerta.

Il perché dell'operazione

Ma cosa intende fare Della Valle del gruppo marchigiano? Tra le righe delle motivazioni dell'offerta sembra emergere la volontà di estrarre il valore dai quattro marchi raccolti sotto l'egida di Tod's.
Della Valle ritiene che "il perseguimento di questi obiettivi di medio e lungo periodo sia meno agevole mantenendo lo status di società quotata, con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati comunque soggetti a verifiche di breve periodo". Meglio quindi portare avanti il progetto in un contesto più riservato.

Spezzatino Tod's: le ipotesi

I marchi del gruppo hanno ottenuto performance non omogenee negli ultimi anni.

Nel 2013 il brand Tod's ha realizzato ricavi pari a 578 milioni, scesi nel 2021 a 428 milioni. Male è andata anche a Hogan, passata di 217 milioni del 2013 a poco meno di 177 l'anno scorso. Fay nel 2013 ha totalizzato circa 57 milioni di ricavi, solo 48 nel 2021. L'unico brand a crescere, e in modo notevole, è Roger Vivier: 114 milioni nel 2013, quasi 230 l'anno scorso.
Basandosi sui multipli di Prada, Reuters Breakengview's ipotizza per quest'ultima un valore di circa un miliardo di euro (simile a quello del marchio Tod's) e indica in LVMH un potenziale acquirente. Fay e Hogan, brand di standing inferiore che non collimano con lo spirito originario di un marchio di lusso come Tod's, potrebbero invece essere ceduti a catene di abbigliamento.

 

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