Disoccupazione agricola 2025 dietro l'angolo. L’INPS ha recentemente avviato ulteriori pagamenti dell’indennità destinata ai lavoratori del comparto agricolo. Archiviate le prime erogazioni, l'istituto ha autorizzato due nuove disposizioni di pagamento.
Ma chi ha diritto a ricevere l’indennità? Quali sono le modalità di pagamento previste? E cosa succede nelle regioni dove i bonifici tardano ad arrivare?
Prima di scoprirlo insieme, vi consigliamo la visione del video YouTube di Insindacabili sull'argomento.
Disoccupazione agricola 2025: nuove disposizioni di pagamento INPS
Dopo una prima ondata di pagamenti avvenuti l’11 e il 12 giugno, l’INPS ha disposto ulteriori date per il versamento della disoccupazione. Due sono le date da segnare sul calendario per i nuovi accrediti: lunedì 16 e martedì 17 giugno 2025. Le erogazioni riguardano le domande inoltrate entro il termine del 31 marzo 2025.
Attenzione, però, perché il calendario può subire variazioni territoriali. Le sedi locali dell’INPS, infatti, e non la direzione generale, sono incaricate di gestire materialmente i pagamenti. Alcuni beneficiari potrebbero quindi ricevere l’importo in giorni differenti rispetto a quelli annunciati. Ecco perché si consiglia di monitorare il proprio fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS o rivolgersi a un patronato per mantenere la situazione sotto controllo.
A chi spetta e come viene corrisposta pagata la disoccupazione agricola 2025
L’indennità di disoccupazione agricola 2025 è rivolta a lavoratori del settore primario che si trovano in una fase di inattività. Tra i beneficiari rientrano:
- Operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi dei dipendenti agricoli;
- Operai agricoli a tempo indeterminato che hanno subito interruzioni del rapporto di lavoro nel corso dell’anno;
- Piccoli coloni, compartecipanti familiari e coltivatori diretti con almeno 51 giornate di contribuzione volontaria nel 2024.
Per ottenere l’indennità sono richiesti requisiti ben precisi:
- Presenza negli elenchi nominativi relativi all'anno di riferimento;
- Anzianità contributiva minima di due anni nel comparto agricolo;
- Almeno 102 giornate lavorative contributive tra il 2023 e il 2024.
Il pagamento INPS avviene in un'unica soluzione tramite:
- Accredito su conto bancario o postale;
- Carta prepagata dotata di IBAN;
- Bonifico domiciliato presso l’ufficio postale di residenza.
Ritardi nei pagamenti della disoccupazione agricola 2025: dove arriva dopo il 20 giugno
Alcune regioni stanno affrontando rallentamenti nei flussi di pagamento INPS della disoccupazione agricola. In Puglia, ad esempio, si segnalano ritardi legati a criticità organizzative: le prime disposizioni potrebbero partire non prima del 20 giugno 2025. Le pratiche risultano comunque in fase avanzata di lavorazione.
Ritardi analoghi sono stati registrati in altre aree del Mezzogiorno. L’elevato numero di richieste ha rallentato il processo di validazione delle domande. L'INPS può impiegare fino a 115 giorni per completare l’istruttoria e procedere con l’erogazione.
Chi riscontra ritardi significativi o anomalie dovrebbe contattare la sede territoriale INPS o rivolgersi a un patronato di riferimento. Il supporto consente di verificare lo stato della domanda e risolvere eventuali problematiche.