Furti in casa: come si difendono gli italiani
21/03/2024 17:15

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Vacanze vicine, i ladri non aspettano altro
La primavera è ufficialmente iniziata e con essa anche la lunga corsa verso l'estate e le tanto agognate ferie. Molti però non dovranno attendere così a lungo dato che a breve arriverà il fine settimana di Pasqua e poi tra fine aprile e inizio maggio i ponti della Festa della Liberazione e del Lavoro, che quest'anno il calendario ha sistemato in modo decisamente appetibile.
In altre parole la voglia di vacanze avrà presto modo di trovare sfogo. Partire verso una meta di villeggiatura presenta però anche un risvolto oscuro: la preoccupazione che qualche malintenzionato approfitti dell'assenza dei proprietari per introdursi nella casa/appartamento per rubare.
Sette italiani su dieci hanno adottato misure di sicurezza
Si tratta di un timore molto diffuso anche alla luce dei dati ufficiali secondo cui i furti in casa in Italia sono oltre 133 mila all'anno.
Secondo i risultati dell’indagine realizzata da mUp Research e Norstat per conto di Facile.it ben 7 italiani su 10 sono talmente angosciati dal rischio di subire furti nella propria abitazione da aver adottato dei sistemi di sicurezza.
Circa la metà di coloro che hanno risposto al sondaggio ha installato una porta blindata, che è la soluzione più logica e la prima che viene in mente.
Quasi uno su tre ha optato per un impianto di allarme: si tratta di una soluzione particolarmente apprezzata nel Nord Ovest con una percentuale che sfiora il 40%.
Pochi si rivolgono alla vigilanza privata
Tecnologicamente più avanzata è la soluzione della video sorveglianza, scelta dal 23% circa degli italiani mentre circa il 21% ha optato per le solide, ma esteticamente molto discutibili, inferriate alle finestre.
Per difendersi da eventuali intrusioni (anche quando si è presenti nell'abitazione) il 18% ha installato un videocitofono, spioncino digital o un doorbell collegato con lo smartphone o altro dispositivo digitale.
Poco meno del 15% si è affidato a una cassaforte per proteggere denaro e beni preziosi.
Scarsa diffusione ha invece l'opzione di stipulare un contratto di sorveglianza con un istituto di sorveglianza privata e quindi di affidarsi alle GPG (Guardie Particolari Giurate): questa scelta viene effettuata da appena il 4% degli italiani.
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