Gas sui minimi da gennaio 2022

06/03/2023 17:34

Gas sui minimi da gennaio 2022

Gas sui minimi pre-invasione Ucraina

Ulteriore flessione per il prezzo del gas con il Dutch TTF Natural Gas Future per consegna aprile sceso a inizio pomeriggio a 41,40 euro/MW, livello minimo da gennaio 2022 per il contratto specifico ma da agosto 2021 considerando i dati relativi al primo contratto in consegna.
Il prezzo è di circa 300 euro/MW meno rispetto al record dello scorso agosto poco sopra quota 340: -88% circa in termini percentuali. Altre buone notizie per consumatori e imprese quindi.

La scorsa settimana ARERA ha comunicato che "In base all'andamento medio del mercato all'ingrosso italiano nel mese di febbraio 2023 e per i consumi dello stesso mese, per la famiglia tipo in tutela si registra una diminuzione del -13% della bolletta rispetto al mese di gennaio 2023".

A febbraio il future si è mosso tra 46 e 60 euro/MW, mentre nei primi giorni di marzo si è mantenuto sotto i 47: siamo solo all'inizio ma ci sono le premesse per ulteriori ribassi dei prezzi finali.

Le notizie negative degli ultimi giorni

Le premesse non erano però favorevoli alla luce delle notizie e indiscrezioni degli ultimi giorni.
La scorsa settimana due fonti vicine alla situazione sentite da Reuters hanno rivelato che i gasdotti Nord Stream 1 e 2 potrebbero essere sigillati e sostanzialmente abbandonati dato che non esistono piani per la riparazione e successiva riattivazione nell'immediato futuro. Ricordiamo che tre delle quattro linee (le due di Nord Stream 1 e una di Nord Stream 2) sono state danneggiate dalle esplosioni (ancora senza spiegazioni ufficiali) avvenute in settembre.

Oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che l'eventuale decisione dovrebbe essere presa di comune accordo da tutti gli azionisti della società proprietaria dei due gasdotti Nord Stream 1 (Nord Stream AG) ovvero Gazprom, Engie, Gasunie, Wintershall Dea e E.ON e che da Mosca non partirà alcuna raccomandazione a Gazprom.

Oltre a questo segnaliamo anche l'interruzione avvenuta ieri al gasdotto che porta la materia prima dal Regno Unito all'Europa continentale a causa di un problema tecnico: lo stop dovrebbe durare fino a mercoledì e arriva dopo il rallentamento dell'operatività la scorsa settimana a causa dell'ondata di freddo che ha colpito il Regno Unito facendo balzare la domanda interna.

Prezzo gas in discesa, le cause

Ma il prezzo del gas non ha fatto una piega proseguendo la discesa partita in agosto.

Il trend si spiega con un mix di diversi fattori. In primis il fatto che l'inverno sta ormai per finire e, anche se qualche episodio di brusca discesa delle temperature non è da escludere, possiamo dire che il peggio è passato. Oltretutto quello di quest'anno è stato un inverno mite ed è stato affrontato con scorte di gas sopra il 90% della capacità di immagazzinamento.

Mettendo insieme questi due fattori si spiega facilmente il dato dell’immagazzinamento in Europa, dove l’ultima rilevazione giornaliera di GIE (Gas Infrastructure Europe) del 4 marzo riporta un livello delle scorte al 59,2% (nel 2021 era al 35-40 per cento nello stesso periodo) rafforzato dalla mitezza di quest’ultimo inverno europeo.

L'altro fattore è rappresentato dalla diversificazione delle fonti con il gas liquefatto che sta compensando parte delle forniture russe.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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