Gas sull'ottovolante

24/08/2023 18:44

Gas sull'ottovolante

Picco di volatilità: i numeri

Volatilità altissima per il gas negli ultimi giorni. Nelle prime due sedute della settimana il Dutch TTF Natural Gas Future è arrivato a guadagnare il 23% toccando il massimo dal 15 giugno a 44,80 euro/MW.
Da quel livello è partita una correzione ancor più rapida del rally: al momento il derivato segna 32,30 ma a inizio seduta ha toccato i 29,05, minimo dal 7 agosto e -35% rispetto al picco citato in precedenza.

Le vertenze sindacali in Australia

Il surriscaldamento del prezzo della materia prima si è manifestato in grande stile il 9 agosto, con le quotazioni del derivato protagoniste di un clamoroso +28% in una sola seduta.

A far scattare gli acquisti sul gas sono state le notizie in arrivo dall'Australia. I sindacati che rappresentano i lavoratori in tre mega-siti (insieme fanno il 10% dell'offerta mondiale) di produzione di gas naturale liquefatto (GNL) hanno infatti minacciato l'avvio di una campagna di scioperi a partire dai primi di settembre qualora non venissero accolte le loro richieste in merito a incremento delle retribuzioni e miglioramento delle condizioni di lavoro.

Gli effetti sul gas in Europa

Il dubbio è legittimo: cosa c'entrano gli scioperi in Australia con il prezzo del gas ad Amsterdam? C'entrano perché se è vero che gli approvvigionamenti di gas dell'Europa che una volta erano appannaggio della Russia oggi sono invece appaltati a USA e Paesi del Medio Oriente, è anche vero che in caso di stop alle esportazioni australiane la Cina, l'India e il Sud Est Asiatico si troverebbero nella condizione di dover cercare il GNL altrove e probabilmente cercherebbero di fare concorrenza all'Europa nell'accaparrarsi le forniture (soprattutto dai Paesi del Golfo Persico).

Ecco perché le conseguenze delle vertenze sindacali down under si riverberano fin quasi agli antipodi, ovvero nel Vecchio Continente.

Trovato l'accordo, i prezzi crollano

Ma tra ieri e oggi il prezzo del future sul gas è sceso vertiginosamente.
La motivazione va cercata nelle ultime notizie arrivate dall'Australia. Chevron Australia, operatore di due dei tre siti GNL citati in precedenza ha annunciato che incrementerà di quasi il 5% la capacità produttiva a Wheatstone. Ma la novità principale è rappresentata dall'accordo di massima raggiunto da Woodside Energy (operatore del terzo sito) e i sindacati: l'accordo deve essere ratificato dai lavoratori ma questo è bastato per far scattare prese di profitto e vendite sul Dutch TTF Natural Gas Future.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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