Torna il consueto appuntamento con l?IMU, l?Imposta Municipale Unica sugli immobili di proprietà.
Una tassa a cui devono adempiere moltissimi contribuenti italiani, tra lavoratori e pensionati, se vogliono evitare sanzioni molto salate.
Fortunatamente, come accade per molte altre imposte, è possibile ridurre l?importo dell'IMU grazie a delle specifiche agevolazioni. Come quella prevista per i pensionati, che possono beneficiare di uno sconto del 50%.
Ma vediamo meglio quando è possibile avere questa riduzione.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al Canale Notizie.
IMU 2025, sconto del 50% per i pensionati: ecco quando spetta
Per beneficiare dello sconto del 50% sull?IMU è necessario rientrare nelle condizioni previste dall?articolo 1, comma 48, della Legge n. 178 del 2020 (ovvero la Legge di Bilancio 2021).
Secondo la norma, a partire dal 2021 l?imposta è ridotta della metà per i "soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l'Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall'Italia".
Tradotto: il beneficio è riservato ai pensionati che risiedono all?estero e ricevono un trattamento previdenziale da un Paese che ha firmato una convenzione bilaterale con l?Italia.
In particolare, la pensione deve essere stata maturata in un regime previdenziale estero. Inoltre, tra il Paese e l'Italia deve esistere una convenzione bilaterale.
Verrebbero quindi esclusi da questo particolare sconto del 50% tutti i pensionati abitanti in Italia e con pensioni maturate all'interno del sistema previdenziale nazionale.

IMU 2025, sconto del 50% solo per questi immobili
Oltre al requisito previdenziale, è necessario rispettare anche un altro criterio: quello della tipologia di immobile.
Sempre la norma specifica che il beneficio si applica esclusivamente a "una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata o data in comodato d'uso".
In poche parole, l?immobile non deve essere abitato né dal proprietario né da familiari, né può essere affittato o concesso in comodato d'uso gratuito. Deve trattarsi, quindi, di una casa vuota, anche se classificata come abitazione.
Ricordiamo che l'imposta è dovuta sulle seconde case (cioè gli immobili non adibiti a residenza principale) o sulle prime case se classificate come A1, A8 o A9 (abitazioni di lusso, ville, immobili di pregio storico o artistico).
Oltre allo sconto sull'IMU, è possibile ottenere per lo stesso immobile anche una riduzione della TARI, la tassa sui rifiuti. Ma solo fino a un terzo dell?importo ordinario.
Anche in questo caso, però, l?immobile deve essere disabitato.
IMU 2025, altri modi per avere lo sconto del 50%
Se non si rientra in questo caso, è comunque possibile accedere allo sconto del 50% sull'IMU 2025.
Ad esempio, se l?immobile viene concesso in comodato d?uso gratuito tra genitori e figli, si può ottenere una riduzione del 50% sulla base imponibile dell?IMU, come previsto dall'art. 1, comma 747 della legge 160/2019 (ovvero la Legge di Bilancio 2020).
A condizione però che il contratto sia registrato, e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente (nonché dimori abitualmente) nello stesso Comune in cui è situato l?immobile concesso in comodato.
Altrimenti, un altro modo per avere lo sconto del 50% è fare in modo che il Comune dichiari l'immobile inagibile o inabitabile.
Ai fini del riconoscimento, occorre però presentare una dichiarazione sostitutiva dell?atto di notorietà, firmata dal contribuente e corredata da una perizia redatta da un tecnico abilitato.