Investimento più sicuro? La conoscenza e la sete di domande

23/12/2022 16:45

Investimento più sicuro? La conoscenza e la sete di domande

Quando anche i mercati paiono remare contro in ogni modo, è fondamentale, per ogni singolo risparmiatore, investire sulla conoscenza e sull’informazione.

Questo aspetto, unito alla messa a fuoco degli obiettivi che si vogliono raggiungere nella vita e alle modalità di creazione di risparmio e benessere futuro, costituisce la via migliore per indirizzarsi verso una corretta gestione del proprio patrimonio. 

Investimenti: la conoscenza è essenziale 

I principali responsabili dei successi o delle delusioni in ambito finanziario siamo sempre noi stessi.

L’assunzione di responsabilità è il primo passo verso la consapevolezza e la determinazione del concetto di persona migliore.  

Il nostro inconscio, invece, tende spesso a ragionare su binari diversi, a seconda della direzione del treno dei risultati. Se le cose vanno bene, il merito è nostro; se i risultati sono negativi, invece, sicuramente c’è modo di incolpare qualcuno o qualcosa altro. 

Così facendo, però, ci si fa gratuitamente del male, perché distorcendo la realtà, ci si incammina sulla strada sbagliata. 

Ecco perché, qualunque sia l’andamento dei mercati finanziari, è essenziale informarsi a dovere sugli strumenti finanziari, sui prodotti d’investimento, ma non solo.

Occorre prendere dimestichezza con i concetti basilari dell’economia, della finanza, del settore investimenti. E poi, man mano, approfondire, studiare, leggere

Non deve mai venire meno, quindi, la sete di conoscenza. 

Investire bene: porsi e porre tante domande 

Oltre a non smettere mai di informarsi, c’è un altro aspetto da tenere fortemente in considerazione: porre e porsi domande. E non stancarsi mai di farlo. 

Le prime domande che ogni persona deve porsi, sono legate alla definizione degli obiettivi e alle tempistiche necessarie per raggiungerli.

Si tratta di obiettivi realistici oppure di desideri irrealizzabili? Nel secondo caso, è meglio accantonare immediatamente l’idea. 

Ci sono le risorse immediatamente necessarie per poter raggiungere i traguardi che ci si è prefissati o è comunque plausibile poter contare su accantonamenti e risparmi che si renderanno disponibili nel corso degli anni a venire? 

Passando poi all’analisi degli strumenti finanziari e dei prodotti, le domande non possono che aumentare.

Riusciamo a spiegare a noi stessi ciò che stiamo per acquistare? Ovvero, ne abbiamo capito bene le peculiarità, le caratteristiche, i costi? 

Di ogni prodotto, ci si deve chiedere: quale funzione ha o può avere all’interno del mio portafoglio? Risulta adeguato a quelle che sono le mie esigenze? 

Investire su di sé per ottenere risultati migliori 

La combinazione tra “informarsi” e “porsi delle domande”, non può fare altro che renderci investitori migliori, ma soprattutto consapevoli

Lo stesso atteggiamento deve essere mantenuto sia nel caso in cui si operi in prima persona, sia nel momento in cui ci si rivolga ad un consulente finanziario e quindi esterno. 

Cambierà la natura delle domande, nel senso che, oltre alle precedenti, sarà opportuno porsi altri quesiti.

Risulta necessario comprendere, ad esempio, quale sia la tipologia di consulente con cui si ha a che fare (indipendente o legato ad una singola realtà?), quale sia la modalità di remunerazione, quale la gamma di prodotti a disposizione, e via dicendo. 

Nel momento in cui ci viene proposto qualsiasi prodotto, è sempre buona norma non solo porre domande al consulente, ma anche acquisire tutti gli strumenti per informarsi a titolo personale.

Non si tratta di una mancanza di fiducia, ma di una necessaria presa di coscienza. 

Mai scordarsi che i risparmi investiti sono i nostri: mai abbassare la guardia, mai dare nulla per scontato e mai vergognarsi di fare domande. 

La consapevolezza è il primo passo per raggiungere ogni traguardo. 

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