Italgas accende i motori e punta dritto al primato europeo nella distribuzione del gas: è ufficialmente partito l’aumento di capitale da 1,02 miliardi di euro, un’operazione strategica per sostenere l’acquisizione di 2i Rete Gas, secondo operatore nazionale e tassello chiave per la crescita del gruppo. La mossa, approvata dalla Consob, si chiuderà il 19 giugno, mentre i diritti saranno negoziabili in Borsa fino al 13 giugno.
Un’operazione che cambia il volto del settore
L’acquisizione di 2i Rete Gas, perfezionata lo scorso aprile, ha già trasformato Italgas nel nuovo campione europeo del gas: 12,9 milioni di clienti serviti tra Italia e Grecia, oltre 154.000 chilometri di reti gestite e più di 13 miliardi di metri cubi di gas distribuiti ogni anno. “Un’operazione di straordinario valore per il Paese, che rafforza la sicurezza energetica e accelera la decarbonizzazione”, ha dichiarato l’AD Paolo Gallo.
I dettagli dell’aumento di capitale
Il CdA di Italgas ha fissato il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni a 5,026 euro, con uno sconto del 24,82% rispetto al prezzo teorico ex diritto (TERP), rendendo l’operazione particolarmente appetibile per gli investitori. Verranno emesse fino a 202.938.478 nuove azioni, offerte in opzione nel rapporto di 1 nuova azione ogni 4 diritti posseduti. Il consorzio bancario guidato da J.P. Morgan, BofA, Citigroup, Morgan Stanley, Société Générale e Banca Akros garantirà la sottoscrizione fino a 755 milioni di euro, mentre CDP Reti, azionista di maggioranza, coprirà la propria quota pari al 25,96%.
Azionisti in movimento: CDP Reti conferma, Snam riduce
CDP Reti ha ribadito il proprio impegno, sottoscrivendo integralmente la quota di spettanza e rafforzando la fiducia nell’operazione. Snam, invece, ha scelto un approccio più tattico: ha ceduto parte dei propri diritti tramite un accelerated book building, riducendo la partecipazione a poco sopra l’11% e incassando 32,5 milioni di euro. Parteciperà comunque all’aumento per la quota residua, mantenendo un ruolo di rilievo nell’azionariato.
Obiettivo: sinergie e crescita a doppia cifra
Dal 1° luglio, con la fusione di 2i Rete Gas in Italgas Reti, nascerà un unico colosso operativo. L’obiettivo dichiarato è ottenere sinergie per 280 milioni di euro già dal 2025, tra costi e ricavi, e accelerare la crescita fino al +15% rispetto ai livelli pre-operazione. Il nuovo piano strategico punta a consolidare la leadership e a valorizzare l’integrazione digitale delle reti acquisite.
Analisti fiduciosi, mercato in fermento
Gli analisti promuovono la strategia: Equita assegna un giudizio “Buy” con target price a 5,70 euro, mentre Mediobanca Research definisce l’operazione “fondamentale” per espandere Italgas anche senza gare strutturali. Websim, pur mantenendo una view “Neutral”, riconosce un potenziale di rialzo sull’utile per azione e sul dividendo medio fino al 9% tra il 2026 e il 2030.
In sintesi: l’aumento di capitale di Italgas non è solo una maxi operazione finanziaria, ma il trampolino per una nuova stagione di leadership e innovazione nel settore energetico italiano. Gli investitori sono chiamati a partecipare a una sfida che promette crescita, sinergie e dividendi in aumento: il futuro del gas in Italia passa da qui.
Analisi sul titolo
Analizzando il titolo ITALGAS negli ultimi circa sei mesi (e in particolare il recente periodo), si evidenzia un percorso prevalentemente rialzista. Il prezzo di chiusura è passato da livelli intorno a 4,7 €/azione, registrati nei primi dati del 2024, a superare i 6,950 €/azione (massimo del 3 giugno 2025), segnando un trend ascendente ben definito. Anche l’applicazione delle medie mobili conferma questa dinamica.
L’RSI a 14 giorni, il cui valore si aggira su livelli medio-alti (attorno a 60), suggerisce che il titolo sta mostrando una certa forza, pur non entrando in zone di ipercomprato estremo. Ciò indica una pressione rialzista sostenuta, seppur con alcuni momenti di consolidamento.
Per quanto riguarda i volumi e le escursioni giornaliere, va osservato che le oscillazioni quotidiane dei prezzi non sono state particolarmente estreme negli ultimi mesi, segnalando una certa stabilità e continuità nel trend. Dal punto di vista delle formazioni grafiche, si possono individuare in alcuni passaggi zone di consolidamento che potrebbero essere state teatro di formazioni tipo “doji” o candele con piccole realizzazioni, tipiche momentanee incerte del mercato, senza tuttavia interrompere la tendenza complessiva. Inoltre, si possono ipotizzare dei livelli chiave: un’area di supporto si evidenzia intorno a 6,60, dove il titolo ha mostrato reazioni rialziste in passato, mentre una resistenza rilevante si situa intorno a 6,90 / 7 , corrispondente a zone in cui il prezzo ha incontrato una certa pressione alla chiusura.
(Redazione)
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