Chiusura positiva per le borse europee in una seduta ricca di appuntamenti macroeconomici, nell'eurozona e negli Usa. A Piazza Affari, l'indice Ftse Mib termina in rialzo dell'1% a 30.403 punti.
Denaro soprattutto su Leonardo (+5,7%), sostenuta in parte dal riacutizzarsi delle tensioni in Medio Oriente che spinge i titoli della difesa. In evidenza anche Banco Bpm (+4,05%) e Saipem (+3,2%). In ribasso Stmicroelectronics (-3,9%), frenata dal profit warning di Mobileye, Diasorin (-1,6%) e Brunello Cucinelli (-1,5%).
Giornata ricca di spunti macroeconomici. L'inflazione ha registrato un'accelerazione in Germania e in Francia, con i rispettivi dati armonizzati sui prezzi al consumo in aumento al 3,8% e al 4,1% su base annua.
I Pmi servizi e composito dell'eurozona sono rimasti in zona contrazione. Negli Usa, i dati ADP sull'occupazione nel settore privato hanno mostrato più assunzioni del previsto a dicembre (164 mila contro 125 mila attese), mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite a 202 mila.
Domani sono attesi i dati sull'inflazione della zona euro e il job report sul mercato del lavoro statunitense, che verranno attentamente valutati dalle banche centrali e dagli operatori per eventuali implicazioni relative all'entità e le tempistiche dei tagli ai tassi.
Sull'obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta sostanzialmente invariato a 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 3,78% e quello del Bund al 2,1%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent, in area 76,5 dollari al barile, ritraccia dopo i guadagni dei giorni scorsi innescati dalle tensioni nel Mar Rosso e dalla chiusura di due giacimenti in Libia.
Sul Forex, l'euro/dollaro risale leggermente a quota 1,096 e il dollaro/yen avanza a 144,6, con la valuta giapponese debole anche a causa del terremoto nel Paese, che riduce le possibilità di un abbandono della politica monetaria ultra accomodante da parte della BoJ.
(Redazione Traderlink)