Secondo il recente comunicato dell'ente per lo sviluppo Enterprise Singapore, l'export non petrolifero di Singapore sta subendo una significativa diminuzione. Nel mese di maggio, si è registrato un calo annuo del 14,7%, che rappresenta un'ulteriore peggioramento rispetto ai mesi precedenti. Tuttavia, i dati sono risultati essere ancora peggiori rispetto alle previsioni del Wall Street Journal, che aveva stimato una diminuzione del 6,4%.
A marzo, l'export aveva registrato un rimbalzo del 18,4%, ma gli economisti si aspettavano un calo meno marcato, stimato intorno allo 0,6%. Inoltre, su base mensile destagionalizzata, l'export di Singapore ha subito una diminuzione del 14,6%, il che rappresenta un significativo calo rispetto al precedente rialzo del 2,6% registrato il mese precedente.
Questi dati rappresentano un'ulteriore conferma della difficile situazione economica che Singapore sta affrontando a causa della crisi globale causata dal COVID-19. L'export è uno dei pilastri dell'economia della città-Stato, il che rende la situazione ancor più preoccupante. Le conseguenze negative potrebbero essere rilevanti per il Paese.
La diminuzione dell'export non petrolifero rappresenta una sfida per la città-Stato, che ha sempre basato la propria economia sulla produzione e sulla vendita di beni. Le restrizioni ai viaggi e l'imposizione di misure di distanziamento sociale hanno ridotto la domanda di beni e servizi in tutto il mondo, e Singapore ne sta risentendo in modo significativo.
Il governo di Singapore ha adottato diverse misure per sostenere l'economia, tra cui la riduzione delle tasse e la concessione di prestiti a tasso agevolato alle imprese. Tuttavia, la situazione rimane difficile e incerta, poiché resta ancora da vedere quanto tempo ci vorrà per la ripresa economica a livello globale e come questa influirà sull'export di Singapore.
In questa fase, l'export non petrolifero di Singapore sembra destinato a continuare a diminuire. La situazione richiede azioni immediate e coordinate da parte del governo e delle imprese, al fine di contenere i danni economici e di prepararsi al futuro.