Materie Prime e petrolio, si mantengono le posizioni

12/09/2022 15:05

Materie Prime e petrolio, si mantengono le posizioni

Materie prime, tiene il supporto chiave

Nella prosecuzione del movimento ribassista della settimana precedente, l’indice materie, nella seduta del 7 settembre, la sesta negativa consecutiva, violava la media mobile esponenziale a 200 sedute che, insieme con il minimo del 14 luglio scorso, a 273 punti, forma l’area cruciale di supporto a breve termine.

La breve reazione tecnica ha consentito ai prezzi di riportarsi nuovamente al di sopra della suddetta media mobile e del livello a 281 punti e la barra positiva disegnata dalla seduta di venerdì sembra rendere credibile la tesi di un test della resistenza costituita dall’area compresa tra la media mobile esponenziale a 20 sedute, a 287 punti circa, e la media mobile esponenziale a 50 sedute, a 290 punti.

Dato il deterioramento del grafico tuttavia, riteniamo difficile, nell’immediato, il superamento del livello di resistenza di cui sopra.

Possibile invece che si crei un movimento laterale di consolidamento il cui esito sarebbe estremamente incerto. Una eventuale ripresa del trend ribassista implicherebbe la potenziale violazione del supporto cruciale in area 278-273 punti circa.

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La debole chiusura della seduta di venerdì non preannunciava nulla di buono e, infatti, la seduta negativa del 7 settembre ha fatto scivolare i prezzi al di sotto del supporto chiave a 85 dollari e nuovamente al di sotto della trendline negativa tracciata dal massimo del 29 giugno scorso.

Le sedute dell’8 e 9 settembre, con un rally tecnico positivo, provvedevano ad annullare gli effetti tecnici negativi determinati dalla barra del 7 settembre anche se, data la debolezza dimostrata dai movimento dei prezzi a partire dal 30 agosto scorso, il tono tecnico rimane negativo, i prezzi al di sotto delle medie mobili esponenziali significative, a 20, 50 e 200 sedute, e, sullo sfondo, la potenziale formazione di un doppio massimo, 7 marzo-8 giugno 2022, figura grafica tipicamente ribassista, con trend potenziale a 63 dollari circa.

La definitiva tenuta del supporto a 85 dollari continua ad essere il punto cruciale sotto il profilo tecnico.

Parola d’ordine, superare il livello della media mobile esponenziale a 20 sedute, a 89 dollari circa. Al di sotto degli 81 dollari, scenario che favorisce la tesi del doppio massimo. La recente debolezza dei prezzi conduce a privilegiare tale ultima ipotesi.

Oro, in consolidamento?

La situazione non è molto cambiata dalla scorsa settimana.
I prezzi, in lievissima ripresa dopo il minimo del 1° settembre, a 1700 dollari circa, si trovano a ridosso sia del lato superiore del canale discendente disegnato dal massimo dell’8 marzo scorso, sia della media mobile esponenziale a 20 sedute, a 1744 dollari circa.

Si evidenzia inoltre come, tale livello, coincide con il gap positivo del 27-28 luglio scorso, 1740-1774 dollari, e con il minimo del 22 agosto, rafforzandone in tal modo la significatività tecnica.

È possibile che i prezzi si strutturino all’interno di un trading range di consolidamento prima di procedere al test della resistenza dell’area contenuta tra la media mobile esponenziale a 20 sedute, 1744 dollari e la media mobile esponenziale a 50 sedute, a 1766 dollari.

Una eventuale violazione del livello a 1700 dollari invece, riproporrebbe il test del supporto a 1678 la cui tenuta è essenziale per scongiurare l’ipotesi di un doppio massimo ribassista in formazione, della durata di 18 mesi, agosto 2020, marzo 2022.

Privilegiamo leggermente la tesi di un lento movimento laterale di consolidamento, anche se la situazione tecnica continua ad apparire molto debole e incerta

 

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© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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