Mediobanca-Banca Generali: l’assemblea sull’OPS slitta a settembre, mercati in attesa e soci divisi

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 17/06/2025 12:25

Mediobanca-Banca Generali: l’assemblea sull’OPS slitta a settembre, mercati in attesa e soci divisi

La partita tra Mediobanca e Banca Generali si arricchisce di un nuovo colpo di scena: il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha deciso di rinviare al 25 settembre l’attesa assemblea degli azionisti sull’offerta pubblica di scambio (OPS) su Banca Generali, inizialmente prevista per il 16 giugno. Una decisione che tiene banco sui mercati finanziari e mantiene alta la tensione tra i grandi soci, mentre le azioni delle due banche continuano a brillare dall’inizio dell’anno.

Perché il rinvio? Generali vuole vederci chiaro

La mossa arriva dopo che Assicurazioni Generali, azionista di maggioranza di Banca Generali con il 50,17%, ha annunciato di voler analizzare in profondità la proposta di Mediobanca e le sue implicazioni strategiche ed economiche. Il Leone di Trieste è infatti l’ago della bilancia: senza il suo via libera, l’OPS non può andare in porto, dato che Mediobanca ha posto come condizione essenziale l’adesione di almeno il 50%+1 del capitale di Banca Generali.

“L’attività di engagement pre-assembleare ha confermato un largo supporto del mercato all’offerta, testimoniato anche dai pareri favorevoli dei proxy advisors”, sottolinea Mediobanca, ma la posizione di Generali resta decisiva per l’esito finale.

Titoli in rally, ma incertezza tra i soci

Nonostante il rinvio, il titolo Mediobanca ha guadagnato l’1,36% nella mattinata del 16 giugno, mentre Banca Generali ha perso il 2,28%. Da inizio anno, Mediobanca è salita di circa il 40% e Banca Generali di circa il 20%, confermando l’attenzione crescente degli investitori verso il comparto del risparmio gestito e le prospettive dell’operazione.

I dettagli dell’offerta: un concambio da 1,7 azioni

Il rapporto di concambio previsto dall’OPS è di 1,7 azioni Mediobanca per ogni azione Banca Generali, al netto dei dividendi. Secondo Equita SIM, l’offerta incorpora un valore implicito di 55,1 euro per azione Banca Generali, superiore alle quotazioni recenti, ma con uno sconto di circa il 4,8% rispetto al valore implicito dell’offerta. Gli analisti giudicano l’operazione “solida” dal punto di vista strategico, con forti sinergie attese nel wealth management e un potenziale di re-rating superiore al 20% nel medio termine.

Soci divisi e attesa per settembre

Sul fronte degli azionisti, la situazione è tutt’altro che definita. Delfin (famiglia Del Vecchio), primo socio di Mediobanca con il 19,8%, sarebbe orientata verso l’astensione, che equivale a un voto contrario, mentre le casse previdenziali e il gruppo Caltagirone sembrano schierarsi sul fronte del no. Dall’altra parte, BlackRock, Vanguard e diversi investitori istituzionali hanno già dichiarato voto favorevole, sostenuti dai principali proxy advisor.

Outlook: cosa aspettarsi nei prossimi mesi

L’assemblea di settembre sarà decisiva per il futuro del wealth management italiano. Se l’OPS dovesse andare in porto, Mediobanca rafforzerebbe la propria posizione nel settore, creando un polo da oltre 210 miliardi di euro di masse gestite. Intanto, Banca Generali continua a registrare dati positivi sulla raccolta, confermando la solidità del business.

(Redazione)

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