Mercati azionari: Hong Kong punta sul ritorno delle IPO

30/11/2022 17:22

Hong Kong: IPO a picco nel 2022

Il 2022 è ormai agli sgoccioli e non verrà certo rimpianto da Laura Cha Shih May-lung, presidente dell'Hong Kong Exchanges and Clearing Ltd, la società che gestisce la borsa della metropoli cinese, colonia britannica fino al 1997 e oggi regione ad amministrazione speciale della Cina.
Al momento infatti il controvalore delle IPO (Initial Public Offerings, l'ingresso sul mercato azionario delle azioni di società non quotate fino a quel momento) è di appena 6 miliardi di dollari (50 le IPO a oggi), contro gli oltre 25 del 2021. A meno di un recupero tanto prodigioso quanto improbabile, il 2022 sarà il peggiore degli ultimi 10 anni in quanto a ricavi da nuove quotazioni.

Un cumulo di fattori negativi

Una performance così negativa è il frutto di una combinazione di più fattori sfavorevoli alle IPO.

Il principale, secondo Cha Shih May-lung è rappresentato dalla pandemia e dalle pesanti restrizioni adottate dalle autorità cinesi. Queste hanno tenuto lontano da Hong Kong molti investitori con evidenti ripercussioni sull'attività di quotazione. Negli ultimi mesi, anche grazie allo statuto speciale della metropoli, le restrizioni sono state quasi completamente rimosse, anticipando le mosse del governo centrale: ieri è arrivato l'impegno di Pechino ad allentare le misure restrittive anti-Covid al fine di ridurne l'impatto sulle attività dei cittadini.

Gli altri fattori di criticità sono l'imposizione delle dure leggi sulla sicurezza cinesi, i movimenti di protesta anti-Pechino e il rallentamento dell'economa del gigante asiatico.

Scenario in netto miglioramento

Il vento sta però cambiando.
Cha Shih May-lung oggi ha dichiarato a Reuters che ci sono oltre cento domande di quotazione in attesa di essere processate. Molte delle società in lista stanno solo aspettando una fase di mercato migliore al fine di realizzare incassi maggiori possibile. Da inizio anno l'indice Hang Seng perde oltre il 20%, ma solo grazie al recupero messo a segno nell'ultimo mese: a fine ottobre il passivo era del 37%.

Hong Kong conta di recuperare dai minimi del 2022 anche grazie a una maggiore internazionalizzazione. Le società quotate sono infatti per la maggior parte basate nella Cina continentale ma, sempre secondo Cha Shih May-lung, ci sono segnali di interessamento dal Medio Oriente dal sud-est Asia.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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