MPS torna in utile e il Governo si prepara a vendere: sfide e opportunità

14/11/2023 15:09

MPS torna in utile e il Governo si prepara a vendere: sfide e opportunità

Ad un anno dal completamento dell'aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro, il Monte dei Paschi di Siena ha subito una trasformazione significativa. Nei primi nove mesi del 2023, la banca ha registrato un utile netto di 929 milioni di euro, rispetto alla perdita di 334 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente. 

 

Questa trasformazione è un grande risultato anche per il principale azionista di MPS, ovvero il governo italiano, che ha salvato la banca acquistando il 64% delle sue azioni e sottoscrivendo l'aumento di capitale con 1,6 miliardi di euro. Oggi, quel capitale è valutato 2,176 miliardi, ovvero il 64% della capitalizzazione di mercato di MPS, che è arrivata a 3,4 miliardi. Nel complesso, il valore dell'investimento del governo italiano in MPS è aumentato di 576 milioni in un anno. 

 

Tuttavia, l'essere diventata una banca profittevole, con risultati comparabili a quelli dei principali concorrenti, presenta nuove sfide. Infatti, per rispettare gli impegni presi con le autorità europee e non violare le regole che vietano gli aiuti di Stato alle imprese private, il governo italiano deve vendere la sua partecipazione. Le domande restano: a chi e a quale prezzo? Mentre il valore può essere indicato dal mercato azionario, è più difficile identificare un acquirente. 

 

Il governo italiano si trova in una posizione difficile. I potenziali partner industriali non sembrano interessati. Intesa e Unicredit sono già ben presenti in Italia, Bper ha espresso la sua disinteresse per MPS, e Banco Bpm preferisce una strategia di "stand alone". Manca quindi l'interesse da parte dei potenziali acquirenti. 

 

In assenza di interesse, occorre valutare le capacità. Unicredit, Bper (grazie all'azionista UnipolSai), Crédit Agricole e Intesa potrebbero avere la capacità di acquisire MPS. Tuttavia, il tempo è un fattore cruciale, soprattutto considerando che le autorità europee chiedono al governo italiano di mostrare progressi concreti. Vendere il 15% di MPS, equivalente a circa 510 milioni di euro, ridurrebbe la partecipazione del governo a meno del 50%, inviando un segnale politicamente significativo senza precludere sviluppi futuri. Attualmente, l'impegno verso MPS rappresenta un dovere politico per Roma, piuttosto che un'emergenza economica da risolvere.

 

(Redazione)

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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