Opportunità di investimento azionario internazionale secondo Nuveen nonostante taglio dei tassi della Fed ancora lontano

20/09/2023 14:10

Opportunità di investimento azionario internazionale secondo Nuveen nonostante taglio dei tassi della Fed ancora lontano
A cura di Saira Malik, CIO di Nuveen Non abbiamo ancora raggiunto il punto in cui i tassi verranno ridotti. La pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto negli Stati Uniti ha suscitato preoccupazione tra gli investitori, poiché ha confermato che la recente tendenza disinflazionistica che ha sostenuto il mercato nel corso del 2023 si è fermata. Alcune componenti dell'indice CPI, come i prezzi degli alloggi, rimangono troppo alti o hanno accelerato nuovamente dopo aver mostrato segni di attenuazione, come nel caso dei prezzi dell'energia, in particolare della benzina. Alla luce di questi dati sull'inflazione, è possibile che durante l'incontro della Federal Reserve di questa settimana si decida un ulteriore aumento dei tassi di interesse del 25 punti base.

Secondo la nostra opinione, con un'inflazione ancora superiore all'obiettivo del 2% della Federal Reserve, è più probabile che si verifichi un ulteriore aumento dei tassi prima di qualsiasi riduzione, nonostante le aspettative dei mercati. Tuttavia, prevediamo una pausa nel ciclo di aumento dei tassi entro la fine del 2023 e ci aspettiamo che i tassi rimangano elevati ma stabili nel 2024.
È importante adottare una prospettiva globale quando si formulano aspettative sui tassi di interesse. I recenti dati statunitensi indicano sia una persistente inflazione che alcune falle che si stanno formando nell'economia sottostante. Tuttavia, l'ultimo sondaggio condotto dalla Bank of America tra i gestori di fondi globali mostra per la prima volta in un anno un sovrappeso di allocazione verso le azioni statunitensi, poiché la maggioranza dei gestori intervistati si aspetta tassi di interesse a breve termine più bassi. Questo si contrappone alla nostra previsione di un ambiente caratterizzato da "tassi più alti per più tempo", che secondo noi continuerà finché l'inflazione non si avvicinerà all'obiettivo del 2% della Federal Reserve e probabilmente comporterà una modesta contrazione del PIL statunitense e un aumento della volatilità di mercato.

Anche se gli investitori possono trovare modi per giocare in modo offensivo e difensivo nel mercato azionario statunitense, l'indice S&P 500 attualmente è negoziato con un premio del 6% rispetto alla sua media decennale in base al rapporto prezzo/utili. Valutazioni così elevate contribuiscono alla nostra posizione neutrale sull'azionario statunitense nel complesso. Tuttavia, un'allocazione più ampia attraverso un portafoglio azionario diversificato a livello globale offre interessanti opportunità in alcune aree dei mercati sviluppati ed emergenti.

Nel contesto dei mercati azionari sviluppati non statunitensi, il Giappone e il Regno Unito sono due mercati in cui le valutazioni convincenti e le aspettative di crescita ottimistiche creano un solido contesto. Il Giappone è uno dei pochi paesi che sta vivendo un'espansione economica accelerata, con stime di crescita del PIL riviste al rialzo. Sebbene le previsioni di crescita per il prossimo anno siano più basse, riteniamo che il Giappone possa superare le previsioni di crescita dei mercati sviluppati in generale. I consumatori giapponesi sono forti, come dimostrano le vendite al dettaglio in crescita e gli utili delle aziende sono robusti. Inoltre, le spese in conto capitale stanno aumentando, il che dovrebbe contribuire ad aumentare gli utili futuri.

Il Regno Unito non ha partecipato completamente ai forti progressi dei mercati azionari globali di quest'anno. L'inflazione è stata un ostacolo, anche se l'aumento dei prezzi principali è rallentato drasticamente. Un ulteriore calo dell'inflazione potrebbe essere positivo per i titoli sensibili ai tassi di interesse come i costruttori di case. Inoltre, l'indice FTSE 100 è attualmente scambiato ad un rapporto prezzo-utili forward inferiore alla sua media decennale, il che rappresenta un'opportunità per gli investitori. Infine, riteniamo che il ciclo di inasprimento della Banca d'Inghilterra sia vicino alla fine, il che potrebbe sostenere ulteriormente le azioni del Regno Unito.

Nel contesto delle azioni dei mercati emergenti, riteniamo interessanti il Brasile e il Messico. Entrambi i paesi hanno tassi di interesse nominali e reali elevati e un'inflazione in decelerazione. La Banca centrale del Brasile ha recentemente iniziato a ridurre i tassi di interesse dopo un ciclo di aumento precoce e aggressivo, mentre il Messico sta beneficiando del "nearshoring", che ha portato a un aumento delle esportazioni. Questi fattori rendono il Brasile e il Messico interessanti per gli investitori.

(NEWS Traderlink)

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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