Oracle ha registrato risultati contrastanti nel primo trimestre del suo esercizio, provocando un crollo del 10% del valore delle sue azioni a Wall Street. Nel periodo fino al 31 agosto, il colosso americano del software enterprise ha riportato un aumento significativo dei profitti netti, passando da 1,55 miliardi di dollari a 2,42 miliardi, corrispondenti rispettivamente a 56 centesimi e 86 centesimi per azione.
Sulle basi rettificate, l'eps è salito da 1,03 a 1,19 dollari, superando gli 1,15 dollari previsti dagli analisti. Tuttavia, i ricavi sono aumentati da 11,45 a 12,45 miliardi di dollari, risultando inferiori ai 12,57 miliardi previsti dagli esperti. Per il prossimo trimestre, Oracle ha fornito una guidance debole, stimando un eps compreso tra 1,30 e 1,34 dollari e ricavi tra 12,89 e 13,13 miliardi di dollari, mentre il consensus di FactSet era di 1,34 dollari e 13,28 miliardi di dollari rispettivamente.
Il crollo delle azioni di Oracle nel dopo mercato ha accentuato le preoccupazioni degli investitori, dopo la chiusura positiva dello 0,31% nella seduta precedente al Nyse.
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