Dal 23 aprile, il prezzo dell’oro si è stabilizzato entro una fascia compresa tra 3.200 e 3.450 dollari, rimanendo più precisamente tra 3.300 e 3.400 dollari dalla fine di giugno.
Oro in flessione
Tuttavia, durante il fine settimana scorso, il metallo prezioso ha subito una leggera flessione a seguito dell’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi. Inizialmente, il Presidente USA aveva minacciato tariffe pari al 50% sui prodotti europei, poi ridotte al 30%. L’intesa attuale prevede un dazio del 15% sulla maggior parte delle merci, mentre per acciaio e alluminio resta in vigore un dazio del 50%, secondo la Sezione 232 della legislazione USA, che autorizza misure in caso di minacce alla sicurezza nazionale. Da notare che anche il Giappone ha firmato recentemente un accordo simile con gli Stati Uniti.
Sul fronte dei rapporti USA-Cina, durante un incontro di due giorni in Svezia tra il vicepremier cinese e il segretario al Tesoro statunitense non si è arrivati a un’intesa, mantenendo in vigore la scadenza del 12 agosto per l’entrata in vigore dei dazi reciproci previsti. Tuttavia, le trattative continueranno.
A breve termine, l’effetto positivo degli accordi commerciali con UE e Giappone sostiene i mercati azionari, nonostante alcune criticità interne all’Unione Europea sui termini dell’intesa. Anche la recente decisione di Israele di autorizzare l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza ha influenzato positivamente il sentiment dei mercati, che restano vigorosi senza tuttavia raggiungere livelli di rischio elevato.
Argento in fase laterale
Per quanto riguarda l’argento, il metallo si sta consolidando stabilmente poco sopra i 38,2 dollari. Dopo ingenti afflussi di fondi negli ETF sull’argento a giugno, all’inizio di luglio si è assistito a un’inversione di tendenza. La domanda degli investitori retail resta complessivamente piatta, sia per l’oro sia per l’argento. Nei pressi della soglia dei 40 dollari sono avvenute prese di profitto, anche se la scorsa settimana i forti acquisti da parte degli ETF hanno favorito un nuovo tentativo di oltrepassare quota 39 dollari. Le previsioni per il 2025 indicano un surplus nella produzione di argento di circa 2.700 tonnellate (equivalenti a cinque settimane di domanda industriale), ma l’attività di investimento in lingotti e ETF potrebbe trasformare questo surplus in un deficit prossimo a dieci settimane di domanda globale. Da sottolineare che il metallo fisico ("bullion") gode di esenzione dai dazi, ma i mercati dei metalli preziosi del gruppo del platino mostrano ancora nervosismo, con particolare attenzione all’evoluzione normativa in vista della scadenza del 1° agosto, che stabilirà se anche questi metalli saranno considerati bullion per finalità tariffarie.
Obbligazioni e Banche Centrali
Quanto ai mercati obbligazionari, la Banca Centrale Europea ha mantenuto invariati i tassi, adottando un tono più deciso nelle comunicazioni. L’inflazione nell’UE attualmente si attesta all’1,6%, leggermente al di sotto dell’obiettivo del 2%, mettendo a rischio un eventuale taglio dei tassi a settembre. La Federal Reserve, dal canto suo, non prevede al momento riduzioni dei tassi, sostenuta da un mercato del lavoro solido, sebbene l’indice PMI nel settore manifatturiero sia sceso sotto il livello neutro di 50. Il Presidente Trump continua a sollecitare tagli da parte della Fed, senza però mai menzionare l’idea di sostituire il presidente Powell. È importante ricordare che il FOMC è composto da 12 membri e non da una sola persona. Il mercato obbligazionario anticipa due possibili tagli dei tassi entro fine anno, ma la probabilità che avvengano prima di settembre rimane bassa.
Sul lungo periodo l’argento mantiene fondamentali solidi, stabilizzandosi per ora sopra i 36 dollari. Anche se l’oro sta attenuando alcune delle sue componenti di premio per rischi di lungo termine, il quadro economico e geopolitico rimane favorevole alla tenuta dei metalli preziosi.
(Redazione)
“Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI prendendo spunto dal report degli analisti di StoneX Bullion, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni.”