Panetta sfida la BCE: è tempo di ridurre i tassi

12/02/2024 07:30

Panetta sfida la BCE: è tempo di ridurre i tassi

Nel suo primo discorso pubblico da Governatore di Bankitalia, Fabio Panetta ha dato seguito alle indicazioni del suo predecessore, Ignazio Visco, durante l'annuale raduno Assiom Forex a Genova. Ha sottolineato l'importanza del consolidamento dei conti pubblici, ha sollecitato la riduzione dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE), e ha esortato le banche a rafforzare le loro riserve patrimoniali in previsione di un rallentamento economico. Panetta ha inoltre rimarcato la necessità di aumentare i salari, avendo notato che il potere d'acquisto è diminuito a causa dell'inflazione. 

Nonostante la natura economica di questo messaggio, ci sono implicazioni politiche, dato che è la prima volta che una figura di spicco infrange il tabù circa la preoccupazione delle banche centrali per la spirale salari-prezzi. Panetta ha ribadito che, con i prezzi in calo e i profitti aziendali in aumento, un recupero del potere d'acquisto dei salari è naturale e potrebbe sostenere sia il consumo che la ripresa economica. 

Ha inoltre sottolineato che i timori di un'iperinflazione a seguito di un aumento salariale sono infondati. Allo stesso tempo, Panetta attribuisce grande importanza alla riduzione dei tassi di interesse. Ha suggerito che è ormai tempo per una revisione della politica monetaria della BCE, dato che la disinflazione è ben avanzata e ci sta avvicinando rapidamente all'obiettivo del 2%. Antonio Patuelli, Presidente dell'Abi, si è espresso favorevolmente a questa posizione. Il nuovo governatore ha poi rivolto un monito sulla gestione delle finanze italiane, sottolineando la necessità di dare priorità al consolidamento dei conti pubblici attraverso una gestione prudente delle finanze. 

Ha aggiunto anche l'importanza di assicurarsi che gli investitori abbiano fiducia in una traiettoria decrescente del debito pubblico. Panetta ha anche evidenziato il rischio connesso allo Superbonus, che potrebbe rendere il debito italiano stabile nonostante le previsioni di una riduzione del deficit. Ha inoltre osservato segnali di vitalità in alcune aree dell'economia, nonostante la sua debolezza generale. 

Ha infatti notato che il PIL italiano è attualmente superiore del 3,6% a quello di fine 2019, in contrasto con il +1,8% della Francia e lo 0,1% della Germania. Il mercato del lavoro italiano ha recuperato ai livelli pre-crisi, con un aumento dell'1,9% nel numero di occupati nel 2023, il livello più alto da anni, così come il tasso di partecipazione. Questo aumento dell'occupazione ha contribuito ad incrementare i redditi delle famiglie, specialmente quelle più povere.

(Redazione)

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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