Pensione, chi rimane al lavoro può avere fino a 600 euro in più in busta paga: ecco come

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 25/06/2025 10:15

Pensione, chi rimane al lavoro può avere fino a 600 euro in più in busta paga: ecco come

Arriva un nuovo incentivo pensato per convincere i lavoratori a restare in servizio anche dopo aver maturato i requisiti per la pensione.

Una specie di "bonus” erogato direttamente in busta paga, che può arrivare fino a 600 euro al mese, a patto ovviamente di rispettare alcuni particolari requisiti.

Vediamo in cosa consiste questo nuovo contributo, a chi è destinato, quali sono i requisiti da soddisfare e come fare per ottenerlo in tempo.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di RadioUCI Redazione.

Pensione, chi può avere fino a 600 euro in più in busta paga

Come indicato nella circolare INPS n. 102 del 16 giugno, i lavoratori che decidono di continuare a lavorare fino al raggiungimento dell’età per la Pensione di Vecchiaia possono beneficiare di un bonus erogato direttamente in busta paga.

Un bonus che, di fatto, consiste nell’esonero dal versamento della quota di contributi previdenziali a suo carico, vale a dire la quota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti).

In pratica, questa parte di contribuzione, invece di essere versata all’INPS, resterà nel lordo dello stipendio, aumentando così il netto mensile.

Di quanto? Secondo le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (riportate dal Giornale), un lavoratore di 62 anni con un reddito lordo annuo di 40.000 euro potrebbe ottenere fino a 6.900 euro netti in più all’anno, ovvero circa 575 euro al mese.

Naturalmente, l'importo del bonus varia in base allo stipendio e alla distanza dalla pensione di vecchiaia: ad esempio, se lo stesso lavoratore richiedesse il bonus a 66 anni, riceverebbe solo 1.445 euro, in quanto più vicino al pensionamento ordinario.

Ma chi ha effettivamente diritto a questo incentivo? Nella Circolare l'INPS specifica che il bonus è destinato ai lavoratori che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile (meglio nota come Quota 103) oppure alla Pensione Anticipata ordinaria.

Pensione, i requisiti per avere fino a 600 euro in più in busta paga

Ricapitolando, per ottenere fino a 600 euro in più in busta paga grazie a questo incentivo è necessario aver maturato i requisiti di Quota 103 o della Pensione Anticipata.

Ovvero, nel caso di Quota 103, aver compiuto 62 anni di età e aver accumulato 41 di contribuzione.

Per quanto riguarda la Pensione Anticipata ordinaria, invece, servono almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (se lavoratore) e 41 anni e 10 mesi (se lavoratrice).

Ma non solo. Sempre nella Circolare l'INPS precisa che, oltre ad avere determinati requisiti anagrafici e/o contributivi, bisogna anche:

  • essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o alle forme sostitutive ed esclusive della medesima;

  • non essere titolari di pensione diretta, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità;

  • non aver conseguito il requisito anagrafico per il diritto alla Pensione di Vecchiaia.

Pensione, come avere fino a 600 euro in più in busta paga

Per ottenere questo bonus da 600 euro in busta paga, il lavoratore "deve darne comunicazione all’INPS, che provvede alla verifica dei requisiti di spettanza dell’incentivo", si legge nella Circolare.

In pratica, il lavoratore deve presentare domanda all’Istituto, in modalità telematica.

Una volta ricevuta la richiesta, e confermata la validità dei requisiti, l'INPS comunicherà al lavoratore l’esito della domanda e al datore di lavoro l’accoglimento della stessa.

 "Solo all’esito dell’avvenuta comunicazione da parte dell’Istituto al datore di lavoro, lo stesso può procedere con gli adempimenti a proprio carico [ovvero di non effettuare il versamento della quota IVS] e all’eventuale recupero, a conguaglio, delle contribuzioni pensionistiche già versate".

Per approfondire nel dettaglio le indicazioni tecniche relative, vi rimandiamo alla lettura della Circolare INPS.

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