Pensioni 2026, nuove stime sull'aumento previsto a gennaio

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 29/05/2025 10:15

Pensioni 2026, nuove stime sull'aumento previsto a gennaio

A meno di eventi eccezionali sul fronte previdenziale, il prossimo gennaio scatterà regolarmente l?aumento annuale delle pensioni.

Ovvero la consueta rivalutazione degli assegni, finalizzata a mantenere inalterato il potere d?acquisto dei pensionati.

Ma a quanto ammonterà questo incremento? Secondo le ultime stime, l?aumento sarà piuttosto contenuto, anche se tutto dipenderà dall?evoluzione dei dati nei prossimi mesi.

Vediamo intanto quali sono gli ultimi dati in merito, e chi effettivamente otterrà il massimo da questa rivalutazione.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.

Pensioni 2026, nuove stime sull'aumento previsto a gennaio

Per chi non lo sapesse, ogni anno le pensioni vengono adeguate al tasso di inflazione rilevato ufficialmente dall?ISTAT.

Ciò non toglie che non si possa fare qualche previsione sull'andamento annuale.

A tal proposito, già più di un mese fa il Ministero dell?Economia e delle Finanze (MEF) ha fornito una stima nel Documento di Economia e Finanza (DEF), ipotizzando un tasso di inflazione compreso tra l?1,6% e l?1,8%.

Una previsione che al momento sembra sia al ribasso.

Stando agli ultimi report ISTAT sull?Indice dei Prezzi al Consumo per l?intera collettività (il parametro di riferimento per la rivalutazione), nei primi quattro mesi dell?anno l?inflazione è stata costantemente in crescita.

Anzi, ha già superato il limite massimo previsto dal MEF.

Se a gennaio l?indice era all?1,5%, a febbraio è invece salito all?1,6%, fino ad arrivare all?1,9% sia a marzo che ad aprile.

Se questi livelli dovessero rimanere stabili o aumentare ulteriormente, l?inflazione media dell?anno in corso potrebbe attestarsi tra l?1,8% e il 2%.

Una percentuale che, oltre a rientrare nella soglia ideale del 2% fissata dalla Banca Centrale Europea, garantirebbe anche qualche soldo in più nella pensione.

Pensioni 2026, a quanto potrebbe ammontare l'aumento

Ipotizzando una rivalutazione basata su un?inflazione media tra l?1,8% e il 2%, l?aumento teorico sarebbe di 18-20 euro lordi ogni 1.000 euro di pensione.

Appunto, "teorico". Molto probabilmente anche nel 2026 le pensioni saranno rivalutate con l'applicazione di un ulteriore parametro: quello disposto dall'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448.

In breve, questa norma prevede che le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (circa 2.400 euro) vengano rivalutate al 100%. Mentre quelle comprese tra 4 e 5 volte (circa 3.000 euro) al 90%. E quelle oltre 5 volte il minimo (sopra i 3.000 euro) al 75%.

Facendo due conti, chi percepisce una pensione da 2.400 euro riceverà un aumento tra i 43 e i 48 euro.

Invece, chi ha una pensione da 3.000 euro otterrebbe dai 53 ai 55 euro di rivalutazione annua, a causa dell'applicazione del tasso ridotto al 90%. E questo a fronte dei 54-60 euro che si otterrebbero con l?applicazione del tasso al 100%.

Infine, chi percepisce una pensione da 4.000 euro otterrebbe un incremento compreso tra 66 e 67 euro, contro i 72-80 euro previsti con la rivalutazione piena.

Pensioni 2026, chi guadagnerebbe di più dal prossimo aumento

Come abbiamo visto sopra, più l?importo della pensione è elevato, maggiore sarà in valore assoluto l?aumento.

Ma attenzione: a beneficiarne davvero, in proporzione, saranno soprattutto i pensionati con assegni fino a 4 volte il minimo.

Infatti, superata questa soglia, la rivalutazione subisce un taglio significativo, rendendo meno vantaggioso l?incremento rispetto al valore pieno.

Chi percepisce assegni elevati continuerà sì ad avere un incremento più corposo, ma in modo proporzionalmente meno vantaggioso.

Un esempio concreto: una pensione da 5.000 euro, con rivalutazione al 100%, otterrebbe un aumento lordo da 100 euro.

Ma con la perequazione ridotta al 75%, l?incremento reale sarà solo di 80 euro, con una "perdita? secca di 20 euro.

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