Per Mirabaud AM si dovrebbe puntare su small cap e mid cap europee

15/06/2022 11:09

Per Mirabaud AM si dovrebbe puntare su small cap e mid cap europee

Secondo Hywel Franklin, responsabile dell'azionario europeo di Mirabaud AM, l'asset azionario su cui puntare è rappresentato dalle Small e Mid Cap europee.

Small Cap e Medium Cap offrono ottime opportunità

Franklin sostiene che chi vuole investire nell'azionario europeo ha a disposizione circa 1250 titoli, tra small-cap e medium cap, per diversificare il proprio portafoglio, cifra notevolmente superiore rispetto alle 197 large cap che fanno parte dell'indice MSC Europe Large Cap.

L'ampia possibilità di scelta implica una maggiore diversificazione sia per quanto concerne il rischio che la crescita e questo rappresenta già un primo punto in favore per questa categoria di azioni.

Inoltre l'ampio numero di azioni a disposizione permette di creare un mix molto differenziato anche in termini di settori di appartenenza, che spesso non sono presenti nell'ambito della grande capitalizzazione.

C'è poi un ulteriore aspetto da non sottovalutare, ovvero che le azioni in questione non creano beta e nell'ultimo lustro hanno dimostrato un alfa superiore alle large cap.

In termini di rischio rendimento le small cap si sono ben comportate negli ultimi 10 anni come è possibile vedere nella tabella qui sotto

5-year risk & return       MSCI Small Cap               MSCI Mid Cap   MSCI Large Cap

Ten-year returns             190.22%               148.93%               114.67%

Annualized Risk               15.51%                 14.10%                 13.01%

Fonte: FE Trustnet, in euro per dieci anni fino al 30 aprile 2022

Un aspetto che invece va valutato più a fondo è rappresentato dalla liquidità.

Durante la pandemia da Covid abbiamo assistito ad un forte incremento degli scambi sulle azioni europee che ha causato problemi di liquidità.

Per ovviare a questa problematica è necessario agire costruendo un portafoglio diversificato con una capitalizzazione media che si aggiri attorno al miliardo di euro, secondo Franklin.
Chi ha bilanci solidi, basso indebitamento e una buona generazione di cassa si troverà inoltre in una posizione migliore in caso di shock economico.

I titoli ESG, il caso Strix

Franklin conclude poi l'analisi soffermandosi sui titoli ESG, acronimo di Environmental, Social, and corporate Governance.

Per quanto per il momento siano le società più grandi ad essere maggiormente coinvolte in questo ambito, anche in virtù del Piano di Azione per la Finanza Sostenibile lanciato nel 2018 dall'UE al fine di raggiungere gli obiettivi energetici per il 2030, l'indotto delle stesse società sarà coinvolto.
E per indotto si intendono le società più piccole e dunque di medio piccole dimensioni.

Per quanto queste ultime dispongano di risorse inferiori rispetto alle altre, ve ne sono molte che risultano essere all'avanguardia nel settore.

Tra queste Franklin cita Strix, leader mondiale nella progettazione, produzione e fornitura di controlli di sicurezza affidabili per bollitori elettrici che garantiscano una maggiore efficienza energetica, e sviluppa tecnologie per migliorare la qualità dell'acqua.

L'azienda svolge un ruolo di primo piano nel contribuire alla gestione dello stress idrico, un problema globale di fondamentale importanza.

Queste società hanno un ruolo strategico anche a livello occupazione in quanto fornisco in Europa 2 posti di lavoro su 3, creando un forte valore per l'economia locale.

 

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© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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