Piano d’accumulo: come funziona e quanto rende

22/03/2023 16:13

Piano d’accumulo: come funziona e quanto rende

Piano d’accumulo: come funziona 

Uno dei modi più intelligenti (e redditizi) per gestire le risorse finanziarie a disposizione, è quello di suddividere, nel tempo, la periodicità dell’investimento. Come? Con un pac, ovvero un piano d'accumulo.

Ovviamente, la situazione di partenza sarà diversa a seconda che si abbia o meno una dotazione iniziale di patrimonio da investire. 

Nel primo caso, infatti, il piano d’accumulo potrà essere utilizzato per dare sprint al proprio asset di portafoglio cercando di andare a cogliere le opportunità offerte dai mercati più volatili con l’intenzione di minimizzare anche il rischio

Nell'ipotesi in cui, invece, non si abbia a disposizione un capitale di base, il piano d’accumulo può servire per crearsene uno. 

Come funziona? 

Molto semplicemente, tramite un piano d’accumulo, l’investimento viene suddiviso in un arco temporale frazionato nel tempo.

Anziché investire una somma di denaro su un determinato mercato in un unico momento, si va invece a suddividere l’importo e a collocarlo sul mercato in periodi diversi. 

Un pac ha l’obiettivo di sfruttare la volatilità dei mercati per riuscire a portare a casa, nel tempo, rendimenti migliori.

Ecco perché, di norma, si va a prediligere la componente azionaria, nella forma ritenuta più adatta alle proprie esigenze. 

Piano d’accumulo: quale è il momento giusto per investire? 

La domanda che ogni investitore si pone, più e più volte nel corso della propria esistenza, è la seguente: quale è il momento giusto per investire? 

Se non si è dei veggenti, è impossibile dare una risposta a questo genere di quesito. 

Si può però cercare di ovviare alla problematica utilizzando gli strumenti che si hanno a disposizione. 

Il piano d’accumulo è uno di questi e permette di offrire una soluzione ad una domanda che, altrimenti, come risposta, avrebbe solo il silenzio. 

In realtà, il momento giusto per investire non esiste, se non a posteriori.

Non essendo veggenti, non avendo la sfera di cristallo, non si può che provare a ragionare. 

Se i mercati sono volatili, la migliore possibilità che essi ci offrono è quella di sfruttare questa peculiarità. Ergo, entrare nei mercati in vari momenti (diversi) permette di coglierne tutte le sfumature

Tramite il piano d’accumulo (meglio se mensile), investiremo sui mercati sia quando saranno ai loro massimi sia quando saranno ai loro minimi. 

Il tempo, di norma, permette di sfruttare le oscillazioni a proprio vantaggio e quindi ad ottenere un risultato (performance) positivo.  

Piano d’accumulo: quanto può rendere 

Quanto posso arrivare a guadagnare se sottoscrivo un piano d’accumulo? 

Altra bella domanda, la cui risposta dipende da diversi fattori. 

Innanzitutto, bisogna evidenziare come il possibile guadagno sia legato all’andamento, nel tempo, del mercato o settore sul quale si è scelto di investire. 

Bisogna però prestare attenzione (molta) ad un dettaglio non trascurabile, ovvero i costi che si vanno a sostenere. 

Solitamente, un piano d’accumulo è una forma di accantonamento che viene utilizzata per investire tramite fondi comuni di investimento, etf oppure unit linked (polizze assicurative con un’anima prettamente finanziaria). 

Tutti questi strumenti finanziari prevedono dei costi, più o meno elevati a seconda del prodotto che si va a scegliere. 

Andando in ordine e partendo dallo strumento più economico, troviamo gli etf, mentre fondi comuni e unit linked prevedono costi di varia natura decisamente più elevati. 

Quindi, è fondamentale informarsi a dovere e valutare tutti gli aspetti, prima di tradurre, da un punto di vista operativo, quanto si è pianificato su carta. 

 

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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