Poste Italiane positiva: risultati trimestrali incoraggianti

12/05/2022 17:00

Poste Italiane positiva: risultati trimestrali incoraggianti

Poste Italiane: la trimestrale batte le attese

Performance positiva per Poste Italiane in controtendenza con il mercato. Il titolo del gruppo guidato da Matteo Del Fante si mette in evidenza forte dei risultati del primo trimestre 2022 pubblicati ieri dopo la chiusura della borsa. I dati sono in crescita rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso e migliori delle attese.
I ricavi si sono attestati a 2,973 miliardi di euro (+1,4% a/a, consensus 2,94 miliardi), l'EBIT a 694 milioni (+11,8% a/a, consensus 651 milioni), utile netto a 495 milioni (+10,6% a/a, consensus 461 milioni).

L'analisi dei risultati delle divisioni

Molto buona la performance della divisione Servizi Assicurativi, quella che porta il maggior contributo in termini di utile netto (236 milioni di euro, +13,1% a/a), che ha superato le attese a livello di EBIT (329 milioni, +14,4% a/a, consensus 307).

Lieve calo a livello di ricavi per i Servizi Finanziari: 1,311 miliardi (-1,2% a/a, consensus 1,318 miliardi) ma l'utile netto della divisione sale del 12,8% a/a a 171 milioni. Calano i ricavi dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione: 901 milioni (-2,0% a/a) ma molto meno del consensus (871 milioni), mentre l'utile netto scende a 31 milioni (-18,1%).
Tassi di crescita notevoli per i Servizi di Pagamento e Mobile con ricavi a 231 milioni (+20,2% a/a, meglio del consensus fissato a 227 milioni) e utile netto a 55 milioni (+14,7% a/a).

Poste Italiane: quadro grafico ancora complesso

Da un punto di vista grafico il rialzo odierno non apporta cambiamenti significativi al quadro grafico ribassista in foza da fine ottobre.

I primi concreti segnali di forza sono attesi al superamento di 9,45-9,50 euro, operazione che favorirebbe allunghi verso 9,95-10,00 e quindi verso i 10,70-10,75 di fine marzo, resistenza determinante in ottica di breve-medio periodo. Discese sotto il recente minimo a 8,7680 anticiperebbero invece un test degli 8,36 del 7 marzo: in caso di rottura assisteremmo alla riattivazione del downtrend verso 8,00-8,10 in prima battuta e quindi in direzione di area 6,90 (minimi di ottobre/novembre 2020).

Fonte: FTA Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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