Rimborso 730/2025: per molti contribuenti rappresenta un momento atteso dell'anno, in cui si recuperano le imposte versate in eccesso durante l'anno fiscale 2024. Tuttavia, non tutti otterranno quanto sperato, soprattutto se si è indicato l'INPS come sostituto d'imposta nella dichiarazione dei redditi. In alcuni casi, infatti, l'Istituto comunica all'Agenzia delle Entrate l'impossibilità di effettuare il rimborso.
Ma quali sono le cause del diniego da parte dell'INPS? Chi sono i contribuenti più a rischio? E come si può verificare se il rimborso sarà accreditato oppure no ad agosto? Prima di approfondire il discorso su tutto quello che è utile sapere per non trovarsi impreparati, vi lasciamo al video YouTube di Alessio Serio su come usare la modalità semplificata del 730 precompilato 2025.
Rimborso 730/2025 INPS: quando non arriva ad agosto
La dichiarazione dei redditi deve essere trasmessa entro il 31 maggio 2025 per godere del rimborso del 730/2025 con accredito a partire da agosto. C'è però da dire che la trasmissione nei tempi non garantisce il pagamento automatico.
Dalla fine di luglio, l'INPS comunica all'Agenzia delle Entrate i codici fiscali dei soggetti per cui non può agire da sostituto d'imposta. Il motivo più ricorrente è l'assenza di un rapporto attivo tra contribuente e Istituto al momento della lavorazione del conguaglio. Tra le casistiche più frequenti:
- Il rapporto di sostituzione con l'INPS è cessato entro il 31 marzo 2025
- Il contribuente percepisce prestazioni esenti da IRPEF, come assegno unico o assegno sociale
- Il contribuente ha residenza all'estero nel 2024, anno d'imposta di riferimento
In tutte queste situazioni, l’INPS non gestirà il conguaglio fiscale e il rimborso verrà eventualmente liquidato dall’Agenzia delle Entrate con tempi più lunghi.
Chi rischia di non ricevere il Rimborso 730/2025
Sebbene l'INPS gestisca regolarmente milioni di rimborsi fiscali tramite il modello 730, alcune categorie di contribuenti risultano più esposte al rischio di diniego. Ecco l'elenco aggiornato dei soggetti che potrebbero non ricevere il rimborso:
- Titolari di pensioni esenti da IRPEF, come invalidità civile o assegni sociali;
- Percettori di prestazioni esenti, come l'assegno unico universale;
- Beneficiari di prestazioni cessate dopo il 1° aprile 2024, come chi ha ricevuto NASpI fino a marzo;
- Chi ha presentato domanda per una prestazione ma non percepisce alcun pagamento al momento della dichiarazione;
- Titolari di assegni ordinari di invalidità scaduti dopo aprile 2024 e non ancora rinnovati;
- Titolari di pensioni di reversibilità scadute dopo aprile 2024, non prorogate;
- Chi riceve pagamenti semestrali delle prestazioni;
- Contribuenti con pagamenti disgiunti su più prestazioni INPS.
Nota importante: non rientrano nel diniego le prestazioni che diventano esenti da IRPEF solo dopo il 31 marzo 2025. In questi casi, l'INPS continuerà a effettuare il conguaglio.
Come controllare il Rimborso 730/2025 INPS online
Chi ha inserito l’INPS come sostituto d’imposta può verificare lo stato del Rimborso 730/2025 in modo digitale. Le opzioni disponibili sono:
- Accesso al sito ufficiale www.inps.it tramite le credenziali SPID, CIE o CNS
- Utilizzo dell’app mobile INPS Mobile per smartphone e tablet
Ad accesso effettuato, occorre cliccare su:
Prestazioni e Servizi > Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino
In questa sezione sono visibili:
- Il modello 730-4 ricevuto dall’INPS, con l’importo del rimborso
- La prestazione su cui sarà effettuato il conguaglio o, in caso di problemi, il messaggio di diniego
Rimborso 730/2025 negato: cosa fare
Se l’INPS comunica l’impossibilità di agire come sostituto, l’Agenzia delle Entrate liquiderà direttamente il credito IRPEF. Il rimborso sarà effettuato tramite bonifico bancario (se indicato nel 730) o con assegno postale. In questi casi, però, i tempi si allungano fino a marzo 2026.
È consigliabile monitorare lo stato della pratica tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate accedendo al Cassetto Fiscale, sezione "Rimborsi fiscali".