Sanità: Unimpresa chiede al governo di correggere le liste d'attesa

Il consigliere nazionale di Unimpresa Sanità, Marco Massarenti, ha sottolineato l'importanza di trovare soluzioni equilibrate per ottimizzare le risorse nel settore sanitario senza compromettere la qualità delle cure e la libertà di prescrizione dei medici. È necessaria una correzione del provvedimento in fase parlamentare per superare le criticità riscontrate, che non risolveranno il problema delle lunghe liste d'attesa che mettono a dura prova il sistema sanitario nazionale e portano al rifiuto di cure da parte di 3 milioni di italiani.

Una proposta allo studio è l'implementazione delle analisi cliniche in farmacia, che potrebbe alleggerire il carico di lavoro dei medici e garantire una maggiore accessibilità ai servizi sanitari per i cittadini. Tuttavia, questa scelta non rispetta i requisiti previsti dalla legge 502/1992 poiché eseguire esami in farmacia con una tecnologia di qualità inferiore sarebbe un passo indietro e potenzialmente pericoloso in un regime di autocontrollo del cittadino sugli esami da effettuare.

Inoltre, si sta valutando la possibilità di consentire agli ospedali di acquistare prestazioni in libera professione dai propri medici, parallelamente all'attività svolta all'interno del Servizio Sanitario Nazionale. Questa attività potrebbe contribuire a ridurre i tempi di attesa per alcune prestazioni e migliorare la qualità dell'assistenza offerta ai pazienti.
Il governo è convinto che con queste manovre semplificative si possa garantire un accesso più equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini. Tuttavia, resta da vedere come verranno applicate queste proposte e se saranno effettivamente in grado di risolvere il problema delle lunghe liste d'attesa che gravano sul sistema sanitario nazionale. È importante interrogarsi se l'intervento proposto possa rappresentare una soluzione concreta al dilemma o se rischi solamente di posticiparlo senza affrontarlo seriamente.

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