Gli indici azionari, in particolare quelli tecnologici dell'America, hanno recentemente registrato un periodo di pausa dopo un forte incremento, una corsa che ha visto l'indice S&P500 raggiungere i 4.864 punti, il livello più alto degli ultimi due anni, e il Nasdaq conseguire un picco di crescita del 53% nel solo 2023.
Microsoft e Nvidia
Tuttavia, gli analisti ritengono che vi sia ancora un lungo percorso di successo per questi titoli tecnologici, come dimostrato dal recente record di Microsoft, un'azienda pioniera nel settore dell'intelligenza artificiale (AI), che ha superato i 3 mila miliardi di dollari di capitalizzazione a gennaio 2024.
Tra le altre aziende di punta del Nasdaq, Microsoft si è distinta grazie agli investimenti effettuati in OpenAi, una mossa che ha contribuito a un incremento del 65% del valore delle sue azioni dall'inizio del 2023. Altre aziende si stanno comportando positivamente, tra cui Nvidia, specializzata in semiconduttori per l'AI, che ha registrato un aumento del 21,7% del suo valore nell'ultimo mese, e Apple, che, nonostante una crescita "più modesta" del 3,78%, ha superato i 3.020 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Secondo Scott Berg, gestore del fondo Global Growth Equity di T.Rowe Price, il trend di sviluppo dell'AI avrà un ruolo chiave nel definire la prossima fase del ciclo azionario, beneficiando principalmente i titoli tecnologici. Berg sottolinea l'importanza dell'IA in diversi settori, come l'istruzione, lo sviluppo dei media, l'efficienza dei carburanti, il fintech, la fornitura di dati finanziari e la medicina, e come solo l'1% dei dati globali venga effettivamente utilizzato. Aziende come Samsara, Datalog, John Deere, Salesforce, insieme ai colossi del settore come Google, Microsoft e Nvidia, sono tra i principali attori nell'uso dell'IA.
La crescita dei semiconduttori
Un altro settore che ha registrato una crescita significativa è quello dei semiconduttori, fondamentali per l'implementazione dell'AI. Ben Leider, global market strategist di eToro, sostiene che le aziende che producono semiconduttori stanno guidando l'economia, evidenziando la crescita del 10% del valore dei titoli dei chip statunitensi in questo anno, ulteriormente spinti dal balzo del 20% di Nvidia. Leider menziona anche l'acquisizione da 14 miliardi di dollari di Juniper da parte di Hewlett, la ripresa del mercato degli smartphone e lo smantellamento delle scorte post-pandemiche come fattori che contribuiscono alla crescita del settore. Nonostante il settore sembra costoso, Leider conclude che il premio di valutazione è sostenibile se gli utili continuano a crescere. I semiconduttori rappresentano l'8% dell'indice statunitense e un quarto del settore tecnologico.
(Redazione)