Anche per luglio 2025, i dipendenti pubblici che ricevono lo stipendio NoiPA vedranno l'applicazione del bonus fiscale legato al taglio del cuneo contributivo. Tuttavia, a partire da questo mese, le diciture presenti sul cedolino cambieranno rispetto a quelle di giugno, con nuove modalità di visualizzazione sia per il bonus sia per l’ulteriore detrazione prevista dalla normativa.
Questo aggiornamento rappresenta una modifica tecnica, ma molto utile per identificare correttamente gli importi in busta paga. Inoltre, resta aperta la possibilità di rinunciare volontariamente al beneficio fiscale, opzione consigliabile in alcuni casi specifici.
Qual è la dicitura esatta del bonus fiscale nello stipendio NoiPA di luglio 2025? Dove trovarla sul cedolino? E in quali situazioni conviene davvero rinunciare al beneficio? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di NoiPA - Servizi PA a Persone PA su come controllare il cedolino NoiPA.
Stipendio NoiPA luglio 2025: come individuare il bonus fiscale e gestirlo al meglio
A partire dal cedolino NoiPA di luglio 2025, le voci che identificano il bonus fiscale e la relativa ulteriore detrazione verranno modificate per uniformarsi alla nuova Legge di Bilancio 2025 (L. 207/24). Si tratta di un aggiornamento utile per distinguere con maggiore chiarezza le componenti della retribuzione legate allo sgravio contributivo.
Nel dettaglio:
- Il bonus fiscale sarà visibile all’interno della sezione “Altri assegni” con la dicitura:
Bonus Art. 1 c. 4 L. 207/24
Questa voce rappresenta il beneficio economico diretto derivante dal taglio del cuneo. - L’ulteriore detrazione fiscale, invece, non comparirà come somma distinta ma sarà integrata tra le altre detrazioni IRPEF e segnalata con un messaggio a cedolino che riporterà la formula:
Ulteriore Detrazione Art. 1 c. 6 L. 207/24
Questa doppia visualizzazione consente una maggiore trasparenza, specialmente per chi desidera confrontare gli effetti del bonus sulle mensilità precedenti. Controllare con attenzione queste voci permette di capire esattamente quanto si sta beneficiando dell’agevolazione e se ha senso mantenerla attiva per i mesi successivi.
Quando e perché conviene rinunciare al bonus fiscale
Sebbene il bonus fiscale NoiPA rappresenti un vantaggio netto in busta paga per molti dipendenti pubblici, non è sempre la scelta più vantaggiosa sul lungo termine. Chi possiede più fonti di reddito, o ha una situazione fiscale complessa, dovrebbe valutare con attenzione l’opportunità di rinunciare temporaneamente al beneficio.
Le soglie di reddito che determinano il diritto al bonus sono:
- 20.000 euro per ottenere il massimo beneficio
- 40.000 euro come limite oltre cui l’ulteriore detrazione si azzera progressivamente
Chi si avvicina o supera queste soglie — ad esempio per redditi da affitti, incarichi extra, collaborazioni professionali o consulenze occasionali — rischia di ricevere un bonus non dovuto. In questi casi, il recupero avverrà tramite conguaglio fiscale nella dichiarazione dei redditi, comportando sorprese sgradite a fine anno.
La rinuncia volontaria permette di interrompere in anticipo l’erogazione dell’agevolazione, evitando un successivo recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come gestire o revocare la rinuncia dal portale NoiPA
Il sistema NoiPA mette a disposizione degli utenti una funzione dedicata alla gestione del bonus fiscale attraverso l’Area riservata, accessibile con SPID, CIE o CNS.
Per accedere al servizio:
- Entrare nell’area personale di NoiPA
- Selezionare la sezione “Gestione benefici fiscali”
- Consultare o modificare lo stato delle richieste presenti
Le richieste di rinuncia presentate entro il 25 del mese producono effetto dalla mensilità successiva. Quelle inoltrate successivamente avranno decorrenza posticipata di un mese, compatibilmente con i tempi tecnici di elaborazione.
In caso di revoca, il beneficio tornerà ad essere attivo dal mese seguente, ma non potrà essere recuperato retroattivamente. I mesi in cui non si è percepito il bonus non daranno diritto a rimborsi futuri.