Titoli di Stato, 4 emissioni all’asta il 30 luglio 2025: ecco le caratteristiche di BTP e CCTeu

Benna Cicala Benna Cicala - 30/07/2025 07:45

Titoli di Stato, 4 emissioni all’asta il 30 luglio 2025: ecco le caratteristiche di BTP e CCTeu

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) torna con una nuova importante asta di titoli di Stato fissata per mercoledì 30 luglio 2025. In questa occasione verranno collocati quattro titoli a medio-lungo termine, tra cui tre BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) con diverse scadenze e un CCTeu (Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all’Euribor).

Il collocamento avverrà come di consueto tramite asta marginale, con regolamento fissato per il 1° agosto 2025, e sarà riservato agli operatori specializzati. L’ammontare massimo complessivo potrà toccare i 9 miliardi di euro, cifra significativa che conferma l’interesse del Tesoro per il finanziamento a lungo termine.

Quali sono le caratteristiche chiave dei titoli in emissione? Che rendimenti offrono i BTP e il CCTeu in asta? A chi è destinata l’operazione e quali sono le date da segnare?

Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su come investire in Titoli di Stato.

Titoli di Stato, BTP in asta il 30 luglio 2025: durate, cedole e obiettivi

Saranno tre i Buoni del Tesoro Poliennali protagonisti della prossima asta di titoli di Stato. Le caratteristiche variano in termini di scadenza, cedola e ammontare massimo previsto, offrendo opzioni diversificate sia per chi punta alla stabilità che per chi cerca ritorni più elevati nel tempo.

Il primo titolo in collocamento è il BTP ottobre 2030, giunto alla quarta tranche, con una cedola annua lorda del 2,7%. Il Tesoro metterà a disposizione tra 1,5 e 2 miliardi di euro, con un’aggiunta supplementare da 400 milioni. È pensato per investitori in cerca di solidità a medio termine.

Il secondo è il BTP ottobre 2035, alla settima tranche. Con una cedola del 3,6% e una durata decennale, si presenta come una delle opzioni più interessanti per chi vuole garantirsi rendimenti stabili nel lungo periodo. L’importo in asta sarà compreso tra 3 e 3,5 miliardi, con una possibile estensione da 700 milioni.

Chiude il gruppo dei BTP il titolo aprile 2030, che rappresenta una riapertura della ventesima tranche. Emesso originariamente nel 2019, ha una cedola dell’1,35% e sarà collocato per un ammontare compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro.

Queste tre emissioni offrono un ventaglio interessante di opzioni per chi desidera investire in titoli di Stato a tasso fisso, diversificando su scadenze tra i 5 e i 10 anni.

Il ritorno del CCTeu: caratteristiche e vantaggi dell’emissione di questi Titoli di Stato

Oltre ai BTP, l’asta del 30 luglio 2025 prevede anche il collocamento della quinta tranche del CCTeu con scadenza aprile 2034. Il CCTeu (Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all’Euribor) è un titolo flessibile e adatto a chi cerca una copertura contro l’inflazione e l’eventuale rialzo dei tassi.

Questa emissione prevede:

  • una scadenza al 15 aprile 2034,
  • un tasso cedolare semestrale lordo dell’1,674%, con tasso annuo indicativo del 3,294%,
  • uno spread di 1,05% sull’Euribor a 6 mesi.

L’ammontare sarà tra 1,5 e 2 miliardi, con una possibile tranche supplementare di 300 milioni. Il pagamento della prima cedola è previsto per il 15 ottobre 2025.

Il CCTeu rappresenta una valida alternativa ai titoli a tasso fisso, soprattutto in una fase di mercato in cui l’evoluzione dei tassi resta imprevedibile. Gli investitori più attenti alla dinamicità dei mercati potrebbero vedere in questo strumento un’opportunità da cogliere.

Modalità di partecipazione e dettagli tecnici dell’asta MEF

Come da prassi, l’asta sarà riservata agli “Specialisti in titoli di Stato” e agli operatori qualificati iscritti all’elenco del MEF. Il collocamento seguirà il modello di asta marginale, con prezzo e quantità determinati in modo discrezionale.

Tutte le sottoscrizioni dovranno rispettare il regolamento fissato al 1° agosto 2025, e i titoli verranno emessi con accredito su conto titoli. Il calendario MEF stabilisce con precisione scadenze e modalità, garantendo trasparenza e ordine operativo.

I titoli di Stato restano uno strumento chiave per la gestione del risparmio privato e istituzionale, ed è fondamentale seguirne l’evoluzione con attenzione, soprattutto nei periodi di elevata volatilità o incertezza sui mercati finanziari.

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