Il mese di luglio 2025 si preannuncia particolarmente interessante per chi vuole investire in Titoli di Stato, grazie a un calendario fitto di aste pubblicato dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Le occasioni per impiegare la propria liquidità in modo strategico non mancano: tra BOT, BTP a medio-lungo termine, titoli indicizzati all’inflazione e BTP Short Term, le opportunità per investitori prudenti o più strutturati si moltiplicano.
Con il perdurare delle politiche monetarie prudenti della BCE e una fase economica ancora in evoluzione, le aste dei Titoli di Stato luglio 2025 rappresentano un punto di riferimento per chi cerca sicurezza, stabilità e rendimenti interessanti.
Quali sono le date ufficiali delle aste? Quali caratteristiche avranno i titoli offerti? E come scegliere la soluzione più adatta al proprio profilo di rischio?
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su come investire in titoli di stato.
Calendario ufficiale delle aste MEF di luglio 2025
Il MEF, in collaborazione con Banca d’Italia, ha reso note le date ufficiali delle aste di Titoli di Stato per luglio 2025, suddivise tra strumenti a breve e a lungo termine. Ecco i principali appuntamenti da segnare:
- 10 luglio (giovedì) – Asta BOT
- 11 luglio (venerdì) – Asta BTP a medio-lungo termine
- 24 luglio (giovedì) – Asta BTP Short Term e BTP€i + comunicazione BOT
- 29 luglio (martedì) – Seconda asta BOT del mese
- 30 luglio (mercoledì) – Seconda asta BTP a medio-lungo termine
Come da prassi, le specifiche tecniche di ogni emissione – come ISIN, rendimento massimo accettabile e ammontare nominale – verranno pubblicate circa quattro giorni prima della data dell’asta. Questo consente agli investitori di prepararsi al meglio, valutando le condizioni di mercato e confrontando l’offerta con le alternative disponibili.
I Titoli di Stato protagonisti di luglio: focus su BTP Short Term e BTP€i
Tra le categorie di Titoli di Stato più ricercate del momento troviamo i BTP Short Term e i BTP€i, entrambi protagonisti dell’asta del 24 luglio 2025.
I BTP Short Term sono titoli a breve scadenza (solitamente 2 anni) con cedola fissa semestrale, perfetti per chi cerca stabilità e bassa esposizione al rischio. Sono una soluzione di compromesso tra la sicurezza dei BOT e i rendimenti dei BTP più lunghi.
I BTP€i, invece, offrono un rendimento reale indicizzato all’inflazione europea. In un contesto di costi crescenti e fluttuazioni dei prezzi, questi titoli rappresentano una forma di protezione del potere d’acquisto, poiché sia il capitale che le cedole sono rivalutati in base all’andamento dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) dell’Eurozona.
Entrambe le tipologie offrono l’opportunità di diversificare il portafoglio con strumenti dallo scarso impatto speculativo, ma adatti anche a periodi di maggiore incertezza macroeconomica.
Strategie di investimento: come orientarsi tra BOT, BTP e titoli indicizzati
La varietà di strumenti disponibili nelle aste di luglio 2025 permette di costruire un portafoglio su misura, sia per chi preferisce la liquidità immediata, sia per chi è alla ricerca di rendimenti più solidi nel tempo.
- I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) sono titoli a breve termine, senza cedola, ma venduti a sconto sul valore nominale. Sono ideali per chi desidera un investimento semplice, poco rischioso e di durata contenuta (solitamente tra 3 e 12 mesi).
- I BTP tradizionali (Buoni del Tesoro Poliennali) permettono di accedere a rendimenti costanti grazie alle cedole semestrali, con scadenze che vanno da 3 a 30 anni. Sono ottimi per chi cerca entrate fisse e una visione di lungo periodo.
- I BTP Short Term si pongono a metà strada tra BOT e BTP classici: garantiscono cedole e durata breve, senza eccessiva esposizione ai movimenti dei tassi.
- Infine, i BTP€i rappresentano la soluzione più indicata per chi vuole tutelarsi dall’inflazione, elemento che resta un fattore di rischio da monitorare nel 2025, nonostante il raffreddamento previsto nelle proiezioni BCE.