Torna l’appuntamento con i titoli di Stato: il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato una nuova emissione di BOT prevista per mercoledì 11 giugno 2025. Si tratta di buoni ordinari del Tesoro della durata di 12 mesi, con un’offerta complessiva pari a 8,5 miliardi di euro.
L’asta, riservata agli operatori autorizzati, sarà seguita da un collocamento supplementare per gli specialisti. Per tutti gli investitori, grandi o piccoli, si presenta un’occasione utile per impiegare la propria liquidità in modo più efficiente. Ma come funziona esattamente questa nuova emissione? Quali sono le date da segnare in calendario? E perché i BOT sono ancora tra gli strumenti preferiti da chi cerca investimenti sicuri?
Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di The New Finance - Federico Munari su come investire in Bot.
Le date da segnare per la nuova emissione dei titoli di stato: ecco i BOT dell’11 giugno 2025
Il MEF ha reso note le scadenze ufficiali legate alla nuova emissione dei BOT 12 mesi, strumenti sempre molto richiesti dagli investitori orientati alla prudenza. Ecco il calendario completo da conoscere:
- Prenotazione del pubblico: entro il 10 giugno 2025
- Asta ordinaria: mercoledì 11 giugno 2025, ore 11:00
- Collocamento supplementare: giovedì 12 giugno 2025, entro le ore 15:30
- Data di regolamento e decorrenza: venerdì 13 giugno 2025
- Scadenza dei titoli: 12 giugno 2026
- Durata: 364 giorni
- Importo offerto: 8.500 milioni di euro
- Tranche: prima
- Codice ISIN: da attribuire
Il collocamento avverrà tramite asta competitiva: ogni operatore può presentare fino a cinque richieste, espresse in termini di rendimento percentuale. L’importo minimo sottoscrivibile è di 1.000 euro.
Come funzionano i BOT e chi può sottoscriverli
I BOT – Buoni Ordinari del Tesoro sono titoli di Stato privi di cedola, emessi a sconto sul valore nominale e rimborsati alla pari.
L’asta è riservata agli operatori specializzati, ma anche i risparmiatori possono partecipare tramite banca o intermediario finanziario abilitato, con una soglia minima accessibile. Il rendimento medio ponderato della prima tranche sarà il punto di riferimento fiscale per tutta l’emissione.
Tra le caratteristiche tecniche della nuova emissione:
- Rendimento variabile in millesimi di punto percentuale
- Nessuna richiesta accettata senza indicazione del tasso
- Accesso al collocamento supplementare solo per gli specialisti che hanno partecipato all’asta ordinaria
Al momento risultano in circolazione circa 130,6 miliardi di euro in BOT, mentre l’ammontare in scadenza il 13 giugno 2025 è di 9,75 miliardi. Questo nuovo collocamento servirà a rifinanziare parte del debito in scadenza e a coprire nuove esigenze di cassa del Tesoro.
Perché investire nei BOT nel 2025: vantaggi e considerazioni
I BOT sono tra i titoli di Stato più amati dagli investitori retail, soprattutto nei momenti in cui si cercano rendimenti certi e basso rischio. Ecco i principali vantaggi che rendono questi strumenti ancora appetibili nel contesto attuale:
Tassazione agevolata, infatti i rendimenti dei BOT godono di un’aliquota del 12,5%, molto più bassa rispetto al 26% di conti deposito e altri strumenti finanziari.
- Rendimento certo dovuta all’assenza di cedole e il meccanismo a sconto permettono di conoscere in anticipo il guadagno effettivo, con rimborso garantito dallo Stato alla scadenza;
- essendo titoli emessi dal Tesoro, il rischio default è basso, e la breve durata (12 mesi) li rende poco esposti alla volatilità dei mercati;
- i BOT possono essere una buona soluzione per bilanciare un portafoglio con strumenti più volatili, come azioni o obbligazioni a lunga scadenza.
Attenzione però: se venduti prima della scadenza sul mercato secondario, i BOT possono subire lievi perdite di valore, in base all’andamento dei tassi. Inoltre, una concentrazione eccessiva su questi strumenti può limitare il rendimento complessivo del portafoglio.