Tonfo di Fisker (-51%) e Tesla a Wall Street, che succede alle auto elettriche?

15/03/2024 09:45

Tonfo di Fisker (-51%) e Tesla a Wall Street, che succede alle auto elettriche?

La famosa startup americana di veicoli elettrici, Fisker (-51% nella seduta del 14 marzo), è arrivata alla fine del suo viaggio. Questo arriva in un momento molto sfortunato, dato che l'industria delle auto elettriche sta attraversando una fase molto difficile, definita come la "Death Valley" del settore. Questo periodo potrebbe durare fino a tre anni a causa della differenza di prezzo tra le auto elettriche e quelle a combustione interna, tassi di interesse elevati e scetticismo dei consumatori rispetto al valore di rivendita delle auto elettriche. 

Difficoltà finanziarie

Fisker, in difficoltà finanziarie, si è rivolta a FTI Consulting e al legale Davis Polk per assistenza in vista di un possibile fallimento. Infatti, solo nel 2023 la società ha registrato ricavi per 273 milioni di dollari, a fronte di perdite per 762 milioni. A giugno, anche Lordstown Motors ha gettato la spugna, abbandonata dal suo partner taiwanese Foxconn. Fisker aveva già segnalato possibili rischi di fallimento, tagli di posti di lavoro e una pausa negli investimenti futuri. 

La breve storia di Fisker termina con un secondo fallimento per il suo fondatore Henrik Fisker. La Fisker Ocean avrebbe dovuto essere l'auto elettrica più sostenibile, ma le vendite non hanno soddisfatto le aspettative. Inoltre, il prezzo delle azioni di Fisker è crollato da un massimo di 28,50 dollari nel febbraio 2021 a soli 15 centesimi. 

Tesla e altri gruppi auto

Anche Tesla (-3.74% nella seduta del 14 marzo, sui minimi di marzo 2023) sta attraversando un periodo difficile. Wells Fargo ha tagliato il suo obiettivo di prezzo da 200 a 125 dollari, circa il 27% al di sotto dei livelli attuali. Inoltre, il produttore di auto elettriche ha perso oltre il 4% del suo valore - circa 25 miliardi di dollari di capitalizzazione. 

Il settore delle auto elettriche nel suo complesso sta soffrendo, in particolare le società più vulnerabili come Rivian (-5.90%) che ha perso oltre 5 miliardi nel 2023. Anche le startup cinesi quotate al NYSE come XPeng e Nio stanno registrando forti perdite. 

Nonostante la domanda in calo, BYD sembra essere l'unica società ad aver resistito grazie alla sua solida struttura industriale e societaria. Allo stesso tempo, diversi titoli importanti come BMW stanno registrando perdite significative. In conclusione, l'industria delle auto elettriche sta affrontando una serie di sfide, ma con l'innovazione e l'adattamento, potrebbe ancora riuscire a risollevarsi.

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(Redazione)

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