Turismo: estate 2023 nelle mani degli americani

22/03/2023 17:49

Turismo: estate 2023 nelle mani degli americani

Europei in difficoltà, ridurranno la domanda turistica

L'estate 2023 avrebbe dovuto segnare il ritorno alla normalità per il settore turistico europeo dopo gli anni della pandemia. Purtroppo non sarà così per una serie di motivi.
Il primo elemento da analizzare riguarda la domanda proveniente dai turisti residenti nel Vecchio Continente.

Le difficoltà economiche dell'ultimo anno e in particolare la diminuzione del potere di acquisto causata dal balzo dell'inflazione si concretizzeranno molto probabilmente con una domanda più debole.

È verosimile attendersi che gli europei riducano i giorni di vacanza e che si orientino su mete e/o sistemazioni più economiche.

Il ritorno in forza dei cinesi quest'anno non ci sarà

In teoria la minor domanda interna avrebbe dovuto essere in qualche misura compensata dal ritorno dei cinesi.
I viaggiatori provenienti dal colosso asiatico si erano distinti prima della pandemia per una caratteristica molto apprezzata dalle strutture ricettive e da tutto l'indotto delle località turistiche come negozi e ristoranti, ovvero il fatto di essere turisti con elevata disponibilità economica.

Secondo il Global Times (un tabloid edito dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese) ogni turista cinese spende tra i 1500 e i 3000 euro.

Purtroppo però secondo i dati ForwardKeys (società specializzata nell'analisi dei dati sui voli aerei) le prenotazioni estive sulla direttrice Cina -> Europa al momento sono solo al 32% di quelli pre-pandemia.
Le cause sono molteplici: il prolungamento delle misure restrittive decise da Pechino sta creando lunghe liste di attesa per ottenere passaporti; le restrizioni visa; voli limitati e più costosi rispetto a prima della pandemia. Ricordiamo che il turismo cinese in Europa nei dieci anni fino al 2019 è cresciuto del 350% arrivando a rappresentare il 10% delle permanenze non-UE.

La carica degli americani favorita dal dollaro forte

Le buone notizie arrivano dall'America dove si registra una consistente crescita di ricerche online di voli per l'Europa.

E questo nonostante l'aumento delle tariffe. Le tre principali compagnie aeree USA (American Airlines, Delta Air Lines e United Airlines) secondo Cirium (altra società di analisi del settore aereo) hanno aumentato del 22% la propria capacità operativa sulla rotta transatlantica.

Cosa spinge gli americani verso l'Europa? In primis il dollaro forte: nonostante il rimbalzo dell'euro dai minimi di settembre il biglietto verde resta su livelli storicamente molto alti rispetto alla moneta unica.

Altri fattori sono la totale rimozione di restrizioni e l'ormai azzerato rischio di lockdown improvvisi.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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