USA e rischio default: mercati in fibrillazione ma non troppo

24/05/2023 17:56

USA e rischio default: mercati in fibrillazione ma non troppo

Congresso USA diviso, non c'è accordo sul tetto al debito

Le trattative tra l'amministrazione Biden e Kevin Owen McCarthy, lo speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti (omologa della nostra Camera dei deputati), vanno avanti ma ancora non è stata trovato un accordo per il via libera all'innalzamento del tetto del debito.

Negli USA c'è un limite all'indebitamento e attualmente è fissato a 31,4 mila miliardi di dollari: l'amministrazione in carica non può oltrepassarlo per sua iniziativa ma deve avere l'ok del Congresso (equivalente al nostro Parlamento).

Al momento attuale Casa Bianca e Senato sono controllati dai democratici mentre il Senato è in mano ai repubblicani: questo è il motivo dell'impasse.

Default dei titoli di Stato o stop ai versamenti sanitari e previdenziali?

Il tempo stringe dato che incombono i pagamenti degli interessi su titoli di Stato a stelle e strisce: un default delle obbligazioni sovereign è del tutto inimmaginabile.

Pertanto, se davvero non si riuscisse a trovare la quadra, gli USA si troverebbero nella condizione di tagliare altre uscite di cassa, andando a incidere direttamente sulla vita dei cittadini.

In gioco ci sono i versamenti al sistema sanitario (47 miliardi di dollari il 1° giugno) e le pensioni di circa un quarto degli americani (25 miliardi il 2 giugno).
Wall Street è in ribasso ma senza isterismi: cerchiamo di capire perché.

Tempi non così stretti, decisive le prossime settimane

Il centro studi Bipartisan Policy Center stima che le casse governative dovrebbero restare a secco tra il 2 e il 13 giugno ma è sostanzialmente impossibile stabilire una data certa data l'imprevedibilità dei flussi.

Il BPC non esclude quindi la possibilità che il governo riesca a trovare le risorse per effettuare i versamenti dovuti fino al 15 giugno, data in cui arriveranno nelle casse dell'erario i pagamenti trimestrali delle tasse.

Se le cose dovessero andare così Washington sarebbe in grado di andare avanti fino al 30 giugno, data in cui diverranno disponibili circa 145 miliardi di dollari di risorse straordinarie aggiuntive: Biden guadagnerebbe in tal modo ulteriore spazio per trattare almeno fino a inizio luglio e magari per ulteriori diverse settimane.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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