Piazza Affari ha registrato una giornata negativa, con vendite su STM e banche. Il FTSE MIB ha chiuso in calo dello 0,4%, mentre gli altri indici italiani hanno seguito la stessa tendenza: il FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,4%, il FTSE Italia Mid Cap lo 0,6% e il FTSE Italia STAR lo 0,7%. Anche gli altri mercati azionari europei hanno riportato una flessione: l'Euro Stoxx 50 ha perso lo 0,7%, il FTSE 100 lo 0,1%, il DAX lo 0,7%, il CAC 40 lo 0,4% e l'IBEX 35 lo 0,1%. I future sugli indici azionari americani sono stati anch'essi negativi, con il S&P 500 in calo dello 0,3%, il NASDAQ 100 dello 0,4% e il Dow Jones Industrial dello 0,2%. Nella seduta precedente, il S&P 500 aveva registrato un calo dello 0,09% (raggiungendo un massimo storico intraday), il NASDAQ Composite aveva perso lo 0,30% (raggiungendo un massimo intraday dal novembre 2021) e il Dow Jones Industrial aveva guadagnato lo 0,32% (raggiungendo un massimo storico). Nel mercato azionario giapponese, l'indice Nikkei 225 ha chiuso in forte rialzo, toccando i massimi da gennaio 1990, con un aumento del 2,89%. Le borse cinesi sono rimaste chiuse per le festività. L'euro è rimasto poco mosso rispetto al massimo dal 2 febbraio contro il dollaro, toccato nella mattina di ieri a 1,0806. Al momento, l'EUR/USD si attesta intorno a 1,0760.
I BTP e lo spread si sono mantenuti stabili, con il rendimento del decennale al 3,91% (invariato rispetto alla chiusura precedente) e lo spread sul Bund a 155 bp (dati MTS).
Tra le aziende, STMicroelectronics ha registrato una perdita del 2,2%, insieme ad altri titoli del settore come ASML (-3,0%), Infineon (-2,3%) e AMS (-2,2%). I bancari sono stati deboli, con l'indice FTSE Italia Banche in calo dello 0,5% e l'EURO STOXX Banks dello 0,2%. Durante il suo primo intervento, la nuova presidente del consiglio di vigilanza della BCE, Claudia Buch, ha sottolineato i rischi mutati permanentemente nel panorama finanziario, che potrebbero mettere le banche in difficoltà. A Milano, Banco BPM ha perso il 2,0%, Banca MPS lo 0,8% e Unicredit lo 0,7%.
Pirelli & C ha avuto un buon avvio, con un aumento del 1,1% trainato dal rally di Michelin (+4,0%). Il gruppo francese ha annunciato ieri dopo la chiusura del mercato di aver chiuso il 2023 con ricavi in calo dello 0,9% e profitti in linea con le attese degli analisti. Tuttavia, ha comunicato un buyback fino a 1 miliardo di euro nel periodo 2024-2026. Pirelli comunicherà i risultati del 2023 il 6 marzo.
Industrie De Nora ha registrato un aumento del 2,7% grazie alla comunicazione di Thyssenkrupp Nucera, joint venture con Thyssenkrupp, che ha riportato ricavi in crescita del 35% nel primo trimestre dell'esercizio 2023-2024, raggiungendo un record assoluto di 208,3 milioni di euro.
Buzzi Unicem, invece, ha registrato una perdita del 2,3% a 30,88 euro. Nonostante la flessione dei volumi di vendita di cemento e calcestruzzo, il gruppo ha annunciato risultati preliminari positivi per il 2023, con ricavi in aumento dell'8,1% e un margine operativo lordo (EBITDA) previsto di circa 1.240 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto alle previsioni iniziali.
Per quanto riguarda gli appuntamenti macroeconomici di oggi, in Germania sarà pubblicato l'indice ZEW sulla fiducia degli investitori istituzionali alle 11:00. Negli Stati Uniti, alle 14:30 sarà pubblicato il dato sull'inflazione e alle 22:30 verrà comunicata la variazione settimanale delle scorte di petrolio (API).
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