WeWork non è la sola a dichiarare bancarotta nel 2023:

13/11/2023 16:32

WeWork non è la sola a dichiarare bancarotta nel 2023:

WeWork, famosa azienda di spazi di co-working, ha dichiarato bancarotta, unendosi a un lungo elenco di aziende di grande rilievo che hanno fallito ultimamente. Il 2023 sta mostrando un alto tasso di fallimenti, il secondo più elevato degli ultimi dieci anni. 

WeWork ha chiesto la protezione fallimentare secondo il capitolo 11, segnando la fine della sua vertiginosa discesa da una valutazione di 47 miliardi di dollari nel 2019 a soli 50 milioni negli ultimi giorni. 
 

Bancarotta su bancari e tecnologici


Tuttavia, i fallimenti che hanno avuto un impatto maggiore sull'economia sono stati quelli nel settore bancario e in quello degli asset digitali. 
Svb Financial, la società madre della fallita Silicon Valley Bank, ha dichiarato bancarotta a marzo, risultando la più grande impresa a fallire dall'inizio del 2022, secondo Cornerstone Research. Silvergate Capital, un'azienda focalizzata sulle criptovalute, ha presentato istanza di bancarotta lo stesso mese, dopo aver limitato le sue operazioni per mancanza di liquidità. 

Le difficoltà di Silvergate sono state innescate da una serie di fallimenti nel mondo delle criptovalute, a partire da giugno e luglio 2022, con il crac dei broker crypto Three Arrow Capital e Voyager e delle società di prestiti Celsius e BlockFi. Il caso più eclatante è stato il fallimento di Ftx a novembre, che per un periodo è stata la seconda borsa di criptovalute più grande al mondo. Questo fallimento potrebbe portare il suo fondatore, l'ex miliardario Sam Bankman-Fried, a rischiare decenni di carcere. 

Anche molte importanti catene hanno fallito, come la britannica Cineworld, che ha invocato il capitolo 11 a settembre 2022, Bed Bath & Beyond (aprile 2023), Party City (gennaio 2023) e RiteAid (2023). Altre grandi aziende che hanno dichiarato bancarotta quest'anno con passività superiori al miliardo di dollari includono Yellow Corp., Diamond Sports, e SmileDirectClub. 
 

I motivi dei fallimenti


Fino a settembre 2023, 516 aziende statunitensi hanno dichiarato bancarotta, un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021 e 2022. Questo aumento dei fallimenti è dovuto all'incremento dei tassi di interesse, che ha reso i prestiti e le obbligazioni di debito molto più costosi. Tuttavia, non tutti i fallimenti possono essere attribuiti ai tassi di interesse elevati. Ad esempio, WeWork ha bruciato circa 9 miliardi di dollari di liquidità tra il 2019 e il 2021, quando i tassi erano molto più bassi.

 

Consulta anche: WeWork fallisce: Operazioni a rischio in USA e Canada

 

(Redazione)

 

 

 

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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