Fino al 31 dicembre 2021 è possibile beneficiare del Bonus Verde che prevede un’agevolazione fiscale per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili e installazione per impianti di irrigazione, etc.
Rispondiamo in questo articolo ad un quesito pervenuto in Redazione:
“Buongiorno, ho letto il vostro interessante articolo pubblicato il 15 agosto 2021 e avrei necessità di chiarimenti.
Sono usufruttuario di una casa indipendente con orto e giardino. Da qualche mese sono in pensione con Quota 100 e nel tempo libero di dedico alla manutenzione ordinaria del verde. Vorrei realizzare un pozzo per fronteggiare il problema dell'irrigazione visto che abito in una delle regioni più aride e calde dell’Italia, la Sicilia.
Oltre al pozzo vorrei realizzare un impianto di irrigazione fuori terra. Posso beneficiare del Bonus Verde? Se sì, di quanto spetta la detrazione fiscale? Come posso richiederla? Grazie per la risposta”.
Bonus Verde: quali sono i soggetti che possono beneficiare delle detrazioni?
Per beneficiare del Bonus Verde è necessario che il richiedente:
- sostenga le spese relative agli interventi sull’immobile,
- possieda o detenga l’immobile che è oggetto degli interventi.
Possono beneficiare del Bonus Verde non solo i proprietari dell’immobile coinvolto dagli interventi, ma anche i nudi proprietari, inquilini in affitto, usufruttuari dell’immobile, comodatari dell’immobile, Istituti di case popolari ed Enti pubblici o privati.
Pertanto, il lettore che ci ha posto la domanda essendo usufruttuario di una casa indipendente può beneficiare del Bonus Verde.
Bonus Verde 2021: anche per la realizzazione di pozzi?
Rispondendo al quesito posto dal lettore, possiamo confermare che il Bonus Verde può essere richiesto per eseguire interventi di realizzazione di pozzi, realizzazione di coperture a verde, realizzazione di giardini pensili, riqualificazione di prati, realizzazione di impianti di irrigazione, grandi potature, sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici già esistenti, unità immobiliari, recinzioni o pertinenze e per il sostenimento di spese di progettazione per lavori che verranno effettuati successivamente.
Pertanto, se si vogliono realizzare pozzi è possibile beneficiare del bonus verde 2021. È possibile costruire un pozzo da giardino in pietra: bastano mattoni, collante per mattoni ed una livella. I pozzi in pietra possono essere arricchiti esteticamente con l’aggiunta di un arco in ferro battuto.
Il pozzo può essere decorato con un rivestimento esterno, utile per proteggere la superficie del pozzo dagli agenti atmosferici e per armonizzarlo al guardino circostante.
Oltre alla realizzazione del pozzo, il Bonus Verde può essere richiesto per realizzare un impianto di irrigazione fuori terra, che presenta meno difficoltà e complicazioni per innaffiare piante, siepi e prato.
Con questo tipo di impianto di irrigazione il tubo di irrigazione è lasciato “a vista” e non è necessario provvedere a rimuovere zolle di terra. L’acqua viene indirizzata dai punti stabiliti convogliando i getti mediante lance che lanciano l’acqua a distanza con un getto concentrato oppure attraverso irrigatori fuori terra appoggiati alla superficie del prato.
Come per qualunque altro tipo di impianto di irrigazione è necessario acquistare un timer, che permetta di fare iniziare l’irrigazione nelle ore stabilite.
Bonus Verde 2021: come richiederlo e quanto spetta?
Il Bonus Verde prevede una detrazione Irpef del 36%: è necessario produrre un’autocertificazione che indichi il totale delle spese sostenute.
Per beneficiare del Bonus Verde è necessario effettuare i pagamenti attraverso modalità tracciabili. Per mezzi tracciabili si intendono: bonifico bancario o postale, bancomat, carte di credito, assegno non trasferibile e carte prepagate. Per beneficiare del bonus verde si deve produrre e conservare tutta una serie di documenti, tra cui: fatture e ricevute fiscali, autocertificazione che attesta che l’ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte degli aventi diritto non vada oltre il limite massimo e la documentazione che attesta il pagamento delle spese.
Se gli interventi sono realizzati su parti di un condominio è necessario presentare la seguente documentazione: dichiarazione dell’amministratore condominiale che attesta di aver adempiuto a tutti gli obblighi di legge. Se non è presente il codice fiscale del condominio, è necessario produrre una autocertificazione che attesta la natura dei lavori effettuati.
Fonte: News
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