Ftse Mib: a rischio forti temporali. Ecco cosa può accadere

27/02/2021 08:00

Ftse Mib: a rischio forti temporali. Ecco cosa può accadere

L'ultima seduta della settimana, che ha chiuso anche il mese di febbraio, si è conclusa in rosso per le Borse europee che hanno perso tutte terreno.

Ad avere la peggio è stato il Ftse100 che ha accusato un ribasso del 2,53%, mentre si sono difesi meglio il Cac40 e il Dax30, con un calo rispettivamente dell'1,39% e dello 0,67%.

Ftse Mib volatile: la settimana si chiude in rosso

Segno meno anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni a 22.848 punti, con una flessione dello 0,93%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 23.027 e un minimo a 22.677 punti.

In rosso anche il bilancio settimanale visto che l'indice delle blue chips nelle ultime cinque sedute ha perso l'1,24% rispetto al close del venerdì precedente.

In apertura di ottava il Ftse Mib è sceso a testare l'area dei 22.850 per poi risalire a quota 23.000 punti, da cui però è calato fin poco sotto i 22.650 punti il giorno dopo.

Da questo minimo si è avuto un progressivo recupero che ha portato ad un passo dalla soglia dei 23.300 punti, con successivo ripiegamento verso area 22.850 in chiusura di settimana.

Ftse Mib: la tensione resta alta.

Nuovi temporali con i bond?

Il Ftse Mib nel complesso ha retto bene all'incremento di volatilità cui abbiamo assistito nelle ultime giornate, specie a Wall Street dove gli indici in alcune sedute hanno registrato variazioni percentuali anche importanti, basti pensare al Nasdaq.

Il mercato in questa fase teme soprattutto un improvviso risveglio dell'inflazione, con il rischio che si assista ad un rialzo maggiore del previsto.

Tanto è bastato per provocare una vera e proprio tempesta sui bond che sta avendo ripercussioni anche sull'azionario.

Gli operatori di fatto restano con i nervi scoperti e come si è potuto vedere nelle ultime sedute, gli interventi dei banchieri centrali non hanno avuto l'effetto calmante sperato.

Lagarde e Powell infatti hanno stemperato solo per alcune ore le tensioni del mercato che restano vive, con il rischio di assistere nel breve a nuovi e improvvisi temporali tanto sui bond quanto sull'equity.

Ftse Mib: massima cautela ora.

Ecco i livelli da monitorare

E' d'obbligo quindi navigare a vista in questa fase, in attesa di capire come saranno metabolizzate dal mercato le preoccupazioni legate all'atteso rialzo dell'inflazione.

Per quanto riguarda in particolare il Ftse Mib, il rischio è che il recupero partito da area 23.630, peraltro già mandato in fumo quasi del tutto, possa essere stato solo una reazione destinata a lasciare il posto a nuove vendite.

Dal punto di vista tecnico, conferme in tal senso si avranno con la mancata riconquista di area 23.000 e con un nuovo test di quota 22.650/22.600 punti.

Con la rottura di questa soglia il Ftse Mib subirà con buona probabilità un'accelerazione ribassista verso area 22.000 prima e in seguito in direzione dei 21.500 e dei 21.000 punti.

Al rialzo, un ritorno sopra quota 23.000 punti permetterà di guardare nuovamente ai top della scorsa settimana in area 23.000.

Solo con la violazione di questo ostacolo il Ftse Mib andrà a testare nuovamente i massimi di febbraio in ara 23.650.

Sarà questo l'ultimo baluardo da abbattere prima di un allungo verso la soglia psicologica dei 24.000 punti e un'eventuale vittoria su questo livello aprirà le porte ad una salita fin verso i 24.650 punti, con conseguente chiusura del gap-down lasciato aperto il 24 febbraio dello scorso anno.

I market movers in America

Per la prima seduta della prossima settimana sul fronte macro Usa si segnala il dato finale dell'indice PMI manifatturiero che a gennaio dovrebbe attestarsi a 58,5 punti, in calo rispetto ai 59,2 punti di dicembre.

Le spese per le costruzioni a gennaio sono attese in salita dello 0,8% rispetto all'1% del mese precedente, mentre l'indice ISM manifatturiero a gennaio dovrebbe calare leggermente da 58,7 a 58,6 punti.

I dati macro in Europa

In Europa è atteso il dato finale dell'indice PMI manifatturiero di gennaio che dovrebbe attestarsi a 57,7 punti rispetto ai 54,8 punti di dicembre.

L'indice PMI manifatturiero è atteso anche in Italia, in Francia e in Germania, segnalando che in terra tedesca si conoscerà anche l'inflazione preliminare di febbraio che dovrebbe salire dello 0,5% dopo lo 0,8% di gennaio.


In Italia invece l'inflazione a febbraio è vista in negativo dello 0,1% dopo il rialzo dello 0,7% precedente.

I titoli da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari saranno diffusi i risultati del 2020 di Anima Holding, Culti Milano, Esprinet, Reti e Softec.

Sotto i riflettori Stellantis in vista dei dati sulle vendite di auto in Italia con riferimento al mese di febbraio.

Fonte: News Trend Online

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