Sconto in fattura Bonus 110%: come funziona?

04/12/2021 09:10

Sconto in fattura Bonus 110%: come funziona?

Sono tante le novità che il disegno di legge di Bilancio 2022, approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2021, prevede in tema di bonus edilizi. Si va dalla proroga del Bonus 110% alla stabilizzazione fino al 2024 dell’ecobonus, del bonus ristrutturazione al 50% e del bonus verde fino al Bonus con aliquota ridotta al 60%.
Per il Superbonus 110% rimane in vigore l’opzione di scelta tra lo sconto in fattura e la cessione del credito. Rispondiamo ad un dubbio sollevato da diversi lettori di Trend Online in merito allo sconto in fattura Superbonus 110%:

“Con il Decreto Rilancio 2020, per l'Ecobonus 110%, 65%, 50%, Sismabonus, Superbonus, Bonus Ristrutturazione e Facciate si può chiedere lo sconto in fattura all'impresa e la cessione del credito a banche e intermediari finanziari.

Cosa si intende per sconto in fattura?”.

Bonus 110%: Sconto in fattura o Cessione del Credito

Per i bonus ad aliquota inferiore al 110%, l'opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito varrà per tutto il 2022, 2023 e 2024, mentre per il Bonus 110% l’opzione varrà fino al 2025.
Ciò implica che nel realizzare degli interventi edilizi all’interno della propria abitazione si può beneficiare della detrazione fiscale o cedere il credito alle banche in cambio di denaro oppure cedere il credito alla ditta edile in cambio di uno sconto in fattura. Facciamo un esempio: pensa di ristrutturare casa e di spendere 10.000 €.

Con il bonus ristrutturazione l’Agenzia delle Entrate rimborsa il 50% di quanto è stato speso in dieci anni. Nel caso in cui si optasse per lo sconto in fattura, 5.000 euro verrebbero spesi dal contribuente e gli altri 5.000 euro verrebbero anticipati dall'impresa. Nel caso di cessione del credito, invece di chiedere lo sconto direttamente dall'impresa, è possibile portare le fatture presso un istituto finanziario e cedere il credito.

Sconto in fattura bonus 110%: per quali lavori vale?

Tramite lo sconto in fattura, l'impresa che realizza i lavori, anticipa la spesa detraibile.

Nel caso di Superbonus 110%, non si dovrà versare alcuna quota di spesa. A sua volta, l'impresa potrà cedere il credito alle banche o ad altri intermediari. Possono sfruttare lo sconto in fattura anche gli incapienti, cioè coloro che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi.
È possibile richiedere anche uno sconto “parziale”, ovvero uno sconto di una sola quota. Lo sconto in fattura rappresenta l’opzione più conveniente per molti: grazie a questa misura è possibile eseguire un lavoro e pagarlo 0 euro. Per esempio, un contribuente può rivolgersi ad una ditta per commissionare un lavoro a 10.000 euro e alla stessa ditta è possibile cedere il credito fiscale.

Ecco per quali lavori vale lo sconto in fattura:

  • Lavori per la sicurezza antisismica, sia di case singole che condomini,
  • Isolamento termico purché riguardi almeno il 25% della superficie dispersiva dell’immobile,
  • Lavori che aumentano l’efficienza energetica dell’immobile,
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici,
  • Installazione di impianto fotovoltaico, purché eseguito insieme a un altro lavoro che aumenti la classe energetica dell’edifico di almeno due classi.

Come funziona lo sconto in fattura?

Lo sconto in fattura comporta un vero e proprio sconto sul costo dei lavori corrispondente alla percentuale della detrazione applicata in dichiarazione.

Lo sconto in fattura può al massimo pareggiare il totale dei costi con il Superbonus 110%. Se il contribuente opta per lo sconto su dei lavori detraibili col Bonus Ristrutturazioni al 50%, lo sconto in fattura è pari al 50%.

Fonte: News Trend Online

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