Gli statunitensi Census Bureau e Bureau of Economic Analysis hanno rilevato nel mese di ottobre un deficit commerciale di beni e servizi di 67,1 miliardi di dollari, in calo di 14,3 miliardi di dollari (-17,6%) dagli 81,4 ml di settembre (dato rivisto).
In particolare l'export nel periodo è cresciuto dell'8,1% l'export USA a 223,6 miliardi di dollari ed è aumentato dello 0,9% a 290,7 miliardi di dollari l'import.
Gli uffici rilevano comunque la permanenza dell'impatto della pandemia nel dato del mese di ottobre, anche se non è possibile scorporarne e quantificarne gli effetti.
Sull'export influisce la crescita di forniture industriali e materiali per 6,4 miliardi di dollari (greggio +1,2 mld, oro non monetario +1 mld).
Crescono di 3,1 miliardi i beni strumentali, di 2,1 miliardi i beni del settore alimentare, di 1,6 miliardi i beni di consumo, di 1,5 miliardi di dollari l'automotive con componenti e motori. L'export di servizi è cresciuto di 1 miliardo a 64,9 miliardi di dollari.
L'import di beni è aumentato di 1,9 mld, con un aumento di 1,5 mld per l'automotive e di 0,9 mld per i beni di consumo mentre calano i materiali e le forniture industriali (-0,5 mld) e i beni strumentali (-0,5 mld).
Le importazioni di servizi sono cresciute di 0,7 mld a 48,1 miliardi di dollari a ottobre.
(GD - www.ftaonline.com)
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