Banco BPM tracolla. Appeal dividendo non basta: buy o sell ora?

10/03/2020 19:15

Banco BPM tracolla. Appeal dividendo non basta: buy o sell ora?

Cala il sipario su un'altra giornata decisamente no per Banco BPM che, dopo il collasso di ieri, quando la sessione si è conclusa con un affondo di oltre il 14%, ha continuato a scivolare verso il basso oggi.
Il titolo ha anche provato a dare vita ad un recupero tanto che in mattinata è arrivato a toccare un top intraday a 1,354 euro, con un rally di oltre il 4,5%.

Strada facendo però Banco BPM ha subito progressiva frenata che si è trasformata poi in una brusca inversione di tendenza, tanto che il titolo è sceso su nuovi minimi storici.
A fine sessione le azioni della banca milanese si sono fermate a 1,2295 euro, con un affondo del 34,95%, alimentato tra l'altro da volumi di scambio elevati, visto che a fine giornata sono transitate sul mercato oltre 65 milioni di azioni, circa il doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a quasi 33 milioni di pezzi.


Al pari di quanto accaduto per gli altri titoli del settore bancario, Banco BPM ha visto sfumare il tentativo di rimbalzo, continuando a rotorale verso il basso.
Un movimento che ha visto il titolo segnare un triste primato, da una parte il raggiungimento di livelli di prezzo mai visti prima nella sua storia e dall'altra la forte perdita di capitalizzazione, scesa al di sotto dei 2 miliardi di euro.

Banco BPM non ha beneficiato in alcun modo dei timidi segnali di distensione arrivati dal fronte obbligazionario, con lo spread BTP-Bund in calo del 3,2% oggi a 217,6 punti base, dopo la paurosa impennata della vigilia.
A mettere sotto pressione il titolo, oltre al recente allargamento del differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco, sono anche i timori sugli impatti che la diffusione del coronavirus nel nostro Paese potrà avere sull'economia.


A ciò si aggiunge la prospettiva di possibili tagli dei tassi di interesse da parte della BCE, cosa che avrebbe ripercussioni negative sulla redditività delle banche.
Non dimentichiamo inoltre che, sulla base degli aggiornamenti forniti venerdì scorso dalla Consob, Banco BPM è tornato ad essere uno dei titoli più shortati a Piazza Affari.
Al momento le azioni del gruppo guidato da Castagna sono al terzo posto, con quattro posizioni nette corte per una quota pari al 4,4% del capitale, in aumento rispetto a fine febbraio quando si contavano 3 posizioni pari al 3,04% del capitale.  
Oggi in particolare non sono state di grande aiuto le indicazioni arrivate da Mediobanca che ha confermato una view cauta su Banco BPM.
Gli analisti infatti hanno ribadito la raccomandazione "neutral", con un target price ridotto da 2 a 1,85 euro, valore che offre un potenziale di upside di oltre il 50% rispetto alle valutazioni correnti di Borsa.


Mediobanca predica cautela su Banco BPM perchè ritiene che l'attuale contesto macro negativo continuerà a pesare sul mercato nel breve termine, con i bancari che non saranno certo amati in modalità risk-off. 
Gli analisti non riescono ad essere ottimisti su Banco BPM anche per via della cautela sugli obiettivi del piano industriale che di fatto non ha convinto il mercato, vista la fredda accoglienza riservata.

Infine, c'è da notare che l'affondo subito da Banco BPM nelle ultime sessioni ha reso ancora più appetibile il rendimento del dividendo 2020 deciso dal Cda nella misura di 0,08 euro per azione.
Ai prezzi attuali infatti lo yield è pari al 6,5%, ma questo non basta a renderlo allettante agli occhi degli analisti di Mediobanca che non lo ritengono interessante in questa fase.


Gli esperti al contrario fanno notare che un contenimento della cedola potrebbe essere il modo più pratico per incrementare il Common Equity Tier 1 ratio in presenza di un quadro macro incerto.

Diversa la strategia suggerita da Goldman Sachs che oggi ha ribadito la raccomandazione "buy" per Banco BPM, con un target price rivisto al ribasso da 3,1 a 2,4 euro.

Quest'ultima mossa riflette il taglio delle stime sugli utili nette delle banche europee, in media del 7% con riferimento al periodo 2020-2023.
A causa dell'impatto dell'emergenza coronavirus, Goldman Sachs ha anche ridotto le previsioni sul Rote dal 7% al 9%, segnalando che a pagare il conto più salato saranno le banche con livelli di profittabilità più bassi.

Fonte: News Trend Online

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