La brillante performance messa a segno dal Ftse Mib, ha favorito un ritorno degli acquisti anche su ENI che è riuscito a fare meglio del suo competitor Saipem.
ENI in recupero, ma più cauto del Ftse Mib. Rimbalza il petrolio
Il titolo, dopo aver ceduto circa due punti percentuali ieri, ha vissuto una seduta all'insegna del riscatto oggi, pur mostrando minore forza relativa rispetto al Ftse Mib.
ENI si è fermato a 13,398 euro, con un progresso dell'1,53% e quasi 14,5 milioni di azioni scambiate, ben al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10,3 milioni di pezzi.
Il titolo oggi ha recuperato terreno dopo aver avvicinato nell'intraday la soglia dei 13,1 euro, già lambita ieri, che non veniva più rivista dalle ultime giornate di agosto.
ENI ha beneficiato quest'oggi della buona intonazione di Piazza Affari, ma anche del rimbalzo che sta imbastendo il petrolio, fotografato negli ultimi minuti a 53,7 dollari, con un rialzo di quasi un punto percentuale.
ENI annuncia scoperta negli Emirati Arabi
Il titolo è stato sostenuto anche da alcune buone notizie arrivate nelle ultime ore, dopo che ieri ENI ha comunicato la scoperta di gas e condensati nell’Emirato di Sharjah, nella concessione B.
Al field trip di Abu Dhabi di ENI, il piano esplorativo nella penisola arabica prevedeva proprio l’area B del Sharjah, seguita da tre ulteriori esplorazioni in Barhain, Oman e Abu Dhabi.
La scoperta avviene a soli 12 mesi dalla sigla degli accordi di concessione e per la quantificazione della stessa occorreranno ulteriori pozzi di delineazione.
ENI possiede il 50% della concessione insieme a SNOC, la societa? nazionale petrolifera e negli Emirati il gruppo italiano produce circa 50mila barili al giorno, ovvero circa il 2,5% dei volumi upstream complessivi.
ENI: nuovo contratto in Nigeria
Da segnalare inoltre che ieri ENI ha siglato un nuovo contratto decennale per 1,5 milioni tonnellate di gan naturale liquefatto in Nigeria con NLNG, una joint venture tra NNPC, Shell, Total ed ENI, quest’ultima in quota al 10,4%.
L’accordo permette al gruppo guidato da Descalzi di aggiungere ulteriori volumi al proprio portfolio globale di gas naturale liquefatto, a partire dal 2021.
ENI: Equita commenta le ultime novità
Gli analisti di Equita SIM ricordano che il target di piano presentato a marzo 2019 era di salire da 8,8 milioni di tonnellate nel 2018 a 14 milioni nel 2022 e a 16 milioni nel 2025.
Gli esperti della SIM milanese ritengono che entrambe le notizie, ossia quella relativa alla scoperta negli Emirati Arabi e quella del contratto in Nigeria, aggiungano ognuna un piccolo tassello per il raggiungimento dei target del piano industriale di ENI.
Non cambia intanto la strategia bullish suggerita per il titolo che secondo Equita SIM merita una raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 17 euro.
ENI sotto la lente di Bca Akros e di Kepler Cheuvreux
A scommettere su ENI è anche Banca Akros che oggi ha rinnovato l'invito ad acquistare con un target price a 18,5 euro.
Commentando la notizia arrivata ieri dagli Emirati Arabi, gli analisti evidenziano che la scoperta, ancora oggetto di valutazione, suggerisce prospettive positive, per quanto l'area in questo non sia grandissima.
Buone notizie infine da Kepler Cheuvreux secondo cui il 2020 per ENI potrebbe essere un anno ricco per l'esplorazione nel Medio Oriente.
Il broker non cambia idea sul titolo e mantiene fermo il rating "buy", con un fair value a 17,5 euro.
Fonte: News
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