A Piazza Affari si continua a guardare con un certo interesse a Unicredit che è senza dubbio uno dei protagonisti di questa fase finale del 2016. Il titolo non più tardi di due giorni fa he messo a segno un poderoso rally di quasi il 16% dopo la presentazione del nuovo piano strategico.
Ieri le prese di profitto hanno avuto la meglio e così la giornata si è conclusa con una netta correzione di quasi sei punti e mezzo percentuali.
Gli acquisti però non si sono fatti attendere e così oggi il titolo ha imboccato da subito la via dei guadagni proprio negli ultimi minuti è arrivato a segnare nuovi massimi intraday a 2,764 euro, con un vantaggio del 5,1% e oltre 104 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 108 milioni di pezzi.
S&P, Equita ed Exane sono più caute su Unicredit
Unicredit resta al centro dell'attenzione dopo aver svelato il nuovo piano strategico che prevede tra l'altro un aumento di capitale da 13 miliardi di euro da completarsi entro la fine di giugno 2017.
Diverse banche d'affari hanno messo sotto la lente il titolo in queste ore, fornendo nel complesso indicazioni bullish, ma non manca qualcuno che preferisce ancora mantenersi cauto.
E' il caso di S&P Global Market Intelligence che proprio oggi ha ribadito la raccomandazione "hold" su Unicredit, con un prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 2,2 a 2,8 euro.
Gli analisti parlano di un piano strategico pragmatico, con ipotesi prudenti e hanno deciso di aggiornare la valutazione per tenere conto dei multipli impliciti nelle stime del consenso.
Lo stesso rating "hold" viene ribadito da Equita SIM che ieri ha migliorato il target price da 2,7 a 3,1 euro, sulla scia di un rialzo delle stime sull'utile per azione nell'ordine del 23% con riferimento al triennio 2017-2019.
Secondo gli analisti della SIM il turnaround di Unicredit è più visibile perchè gran parte delle azioni di derisking e cost cutting è già in fase avanzata. L`overhang dall`aumento di capitale secondo la SIM milanese limita però il margine di rialzo di breve.
A predicare cautela è anche Exane che dopo il forte rally di martedì scorso che ha visto il titolo guadagnare il 40% in sole sei sedute, ha deciso di cambiare strategia passando da "outperform" a "neutral", con un fair value ritoccato da 2,9 a 2,8 euro.
Il broker parla di un solido piano e ritiene che ora la valutazione del titolo non sia più tirata come prima.
Bullish altre banche d'affari: arriva una promozione da RBC
Bullish la strategia di Deutsche Bank che proprio oggi ha ribadito la raccomandazione "buy" su Unicredit, con un prezzo obiettivo alzato da 2,9 a 3,8 euro sulla scia del piano strategico del gruppo, definito credibile e con basso rischio di esecuzione.
La banca tedesca ha ribadito la sua view secondo cui il piano è un buon trade-off tra redditività e rafforzamento patrimoniale.
Un invito all'acquisto giunge anche da Jefferies che fissa un target price a 3 euro dopo la presentazione del piano, evidenziando come positivo il focus sul rafforzamento patrimoniale e la riduzione dei costi.
Banca Akros invita ad accumulare Unicredit in portafoglio con un fair value a 2,6 euro. Anche gli analisti di Banca Akros apprezzano il piano presentato martedì scorso che è molto credibile vista la riduzione dei rischi di esecuzione.
Buone notizie anche da Goldman Sachs che ha confermato il titolo nella sua conviction buy list con un prezzo obiettivo a 3,8 euro, sulla scia del piano strategico i cui obiettivi sono credibili a detta degli analisti.
Infine, RBC ha deciso di riservare una promozione a Unicredit con un rating che passa da "sector perform" a "outperform", con un target price migliorato da 2,5 a 3,1 euro, focalizzando l'attenzione sul miglioramento della redditività e sulla pulizia di bilancio previste nel business plan.
Fonte: News
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