Comincia nel migliore dei modi la settimana per Unicredit, che arriva al giro di boa spinto nella prima fase delle contrattazioni dai numerosi commenti positivi degli analisti alle novità sulla cessione di Bank Pekao.
Il titolo dell’istituto di Piazza Gae Aulenti, dopo una partenza euforica che l'ha visto spingere oltre il 3% (massimo intraday a 2,1840 euro), si assesta alle 13:50 a 2,156 euro per azione, con un rialzo del 2,37% e con oltre 50 milioni di azioni scambiate, a fronte di una media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 108 milioni di pezzi.
Le nuove voci su Bank Pekao
A spingere il titolo questa mattina gli effetti dei nuovi sviluppi nel fine settimana sul fronte cessione asset.
Venerdì scorso, alcune indiscrezioni di stampa avevano indicato di nuovi passi avanti nelle trattative tra Unicredit, Pzu, il principale gruppo assicurativo polacco, controllato dal governo di Varsavia, e il fondo Polski Fundusz Rozwoju per la cessione di Bank Pekao, l'istituto polacco di cui Unicredit detiene una partecipazione di circa il 40%.
Le stime trapelate parlavano di una vendita di una quota di circa il 30% con un prezzo intorno ai 2,5 miliardi di euro.
E tra sabato e domenica tanto i polacchi di Pzu quanto Unicredit hanno confermato le trattative in corso, senza tuttavia sbilanciarsi sui termini dell'operazione.
In un comunicato rilasciato sabato scorso, i vertici dell'istituto di Piazza Gae Aulenti hanno confermato i negoziati in corso, sottolineando tuttavia che "non c'è alcuna certezza che i colloqui portino ad una transazione, né sulle condizioni di un'eventuale operazione."
La nota precisa inoltre la volontà di arrivare procedere su tutti i dossier aperti in vista della presentazione, prevista per il prossimo 13 dicembre, del nuovo piano industriale.
Piano che “riguarderà tutte le principali aree della banca al fine di rafforzare ed ottimizzare la dotazione di capitale del Gruppo, migliorarne la redditività, garantire una continua evoluzione delle attività di business e mantenere la flessibilità necessaria a cogliere tutte le opportunità di generazione di valore.
La suddetta revisione riguarderà tutti gli asset, nessuno escluso”.
Quanto peserà la politica di "ripolonizzazione"?
Nonostante una certa cautela ancora mostrata dalle parti, una conferma che si sia vicini all'accordo arriva indirettamente da alcune notizie interne alla Polonia.
L'agenzia Reuters ha rilanciato questa mattina una dichiarazione di Marek Chrzanowski, alla guida da ottobre dell’Autorità di Vigilanza Bancaria Polacca (la KNF), che ha confermato la volontà di Varsavia di favorire un ritorno in mani polacche degli asset bancari domestici, processo noto come "ripolonizzazione".
L’intenzione dichiarata dalle autorità polacche, è quella di rendere il sistema bancario polacco meno vulnerabile agli shock esterni, ma bisogna d'altra parte ricordare che tanto Chrzanowski, quanto Adam Glapinski, che dirige la Banca Centrale polacca, hanno ricevuto la loro investitura all’indomani delle elezioni dell’ottobre scorso, che hanno visto il prevalere del partito euroscettico “Diritti e Giustizia” (PIS).
Il partito del nuovo premier Beata Szydlo ha ripetutamente espresso la volontà di riprendere il controllo del sistema bancario interno, che al momento è in mani di gruppi esteri per una quota di oltre il 60%.
E in questo senso è molto probabile un interesse del governo a spingere per il ritorno in mani polacche di Bank Pekao, che costituisce da sola il 10% dell’intero settore,
La view di Goldman Sachs
E numerosi analisti hanno valutato positivamente i movimenti in corso in Polonia.
Ribadiscono questa mattina la loro fiducia su Unicredit gli esperti di Goldman Sachs, che confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo e mantengono Unicredit, insieme all’altra italiana Bper, nella loro Conviction Buy List: l’elenco delle azioni che si meritano una robusta indicazione d’acquisto.
Alla base del nuovo giudizio da parte della banca d'affari americana, c’è anzitutto una valutazione generale sui benefici apportati sul ‘sistema’ creditizio italiano dalla nuova fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, che promettono secondo gli esperti effetti positivi a cascata su tutto il comparto finanziario italiano.
Più nello specifico, poi, Goldman Sachs vede nella conclusione dell’affare con i polacchi di Goldman Sachs un passo avanti significativo nel piano di rientro di Unicredit nei parametri imposti dalla vigilanza europea: l'effetto della cessione di Pekao sarebbe una riduzione di circa 60 punti base sul CET1 ratio di Unnicredit.
Nuove conferme da Mediobanca, Icbpi, Natixis
Per gli esperti di Mediobanca Securities la cessione di Bank Pekao ha un costo per Unicredit: l'istituto polacco rappresenta un asset con un notevole ritorno sul capitale tangibile di Unicredit, senza contare che il controllo di Pakao ha consentito all’istituto guidato da Jean Pierre Mustier la presenza in un mercato in crescita come quello polacco.
Tuttavia, fa notare Mediobanca, il sacrificio dell’asset polacco è una buona notizia in vista della riduzione dell’aumento di capitale, per il quale le ultime indiscrezioni avevano prospettato cifre record intorno ai 13 miliardi.
Inquadrano l’operazione Pekao nel piano di cessioni voluto da Mustier gli analisti di Icbpi, che pongono l’attenzione sulle divergenze ancora in atto tra i due gruppi circa il prezzo della vendita.
"La conferma delle trattative rappresenta un chiaro segnale della volontà della banca di proseguire nel piano di dismissioni” scrivono gli esperti nel loro report, “ma è probabile che il nodo del prezzo rappresenti il principale scoglio alla chiusura della trattativa".
Per concludere, arriva una conferma di acquisto anche dagli esperti di Natixis.
Una nuova emissione obbligazionaria in arrivo
Da segnalare infine che, secondo quanto riferito sempre questa mattina da Reuters, UniCredit si starebbe preparando a emettere un nuovo bond a tasso fisso con scadenza decennale di tipo 'senior unsecured'.
Capofila dell'operazione sarebbero Bnp Paribas, Hsbc, Goldman Sachs International, Nomura e la stessa UncireditUniCredit, nel ruolo di 'sole bookrunner'.
Fonte: News
Trend Online