A Piazza Affari i riflettori quest'oggi sono tutti puntati su Unicredit che si è imposto all'attenzione degli investitori sin dalle prime battute. Il titolo, che sale in controtendenza occupando la prima posizione nel paniere del Ftse Mib, dopo aver chiuso la sessione di ieri fermandosi appena sotto la parità , quest'oggi scatta in avanti.
Negli ultimi minuti Unicredit passa di mano a 5,96 euro, con un rialzo del 2,58% e volumi di scambio sostenuti visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 50 milioni di azioni, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 52 milioni di pezzi.
Rumors su scorporo e vendita attività retail e pmi di Bank Austria
A scaldare le quotazioni del titolo contribuiscono le indiscrezioni riportate dalla stampa austriaca secondo cui Unicredit starebbe valutando lo scorporo e la vendita delle attività retail banking per privati e piccole e medie imprese della controllata Bank Austria a Bawag, società austriaca controllata al 52% dal fondo americano Cerberus.
Il business potrebbe essere valutato nell'ordine di circa 800 milioni di euro, ma gli americani non sarebbero disposti a sborsare una cifra simile.
Secondo quanto scrive Milano Finanza, le altre divisioni di Bank Austria, il private banking e la gestione patrimoniale, potrebbero essere trasferite alla controllata Schoellerbank e in tal modo Bank Austria resterebbe una specie di scatola vuota con qualche società marginale di gestione fondi, diverse filiali e il personale non assorbito da Bawag.
Gli analisti di Equita SIM ritengono l'indiscrezione di stampa attendibile perchè il nuovo piano che sarà presentato da Unicredit a novembre dovrà necessariamente includere delle dismissioni di asset per convincere definitivamente il mercato che non c'è bisogno di un aumento di capitale.
L'esclusione assoluta di una ricapitalizzazione secondo gli analisti porterebbe ad un miglioramento del multiplo, la cui entità dipenderà dalla credibilità del piano.
In attesa di novità Equita SIM conferma la raccomandazione "hold" su Unicredit, con un prezzo obiettivo a 6,9 euro.
Lo stesso rating viene ribadito da Kepler Cheuvreux con un target price a 6,1 euro, tenendo presente che secondo il broker il deal è possibile e potrebbe generare significative sinergie.
Per gli analisti è più probabile una fusione tra Bank Austria e Bawag visto che in tal modo Unicredit potrebbe mantenere un'esposizione all'Austria e beneficiare delle sinergie stimate nell'ordine di 400 milioni di euro, andando così ad incrementare il valore di Unicredit di circa il 4%.
Bullish la view Icbpi
Ad avere una view positiva sul titolo è Icbpi che invita all'acquisto con un prezzo obiettivo a 7 euro.
Con riferimento alle indiscrezioni di stampa gli analisti fanno notare che il commercial banking in Austria genera da sempre ritorni sul capitale allocato assai modesti, anche per la forte concorrenzialità che caratterizza quel mercato.
I problemi si sono accentuati negli ultimi anni con la discesa dei rendimenti del mercato monetario e obbligazionario, che hanno pesato sulla formazione del margine di interesse.
Negli ultimi sei trimestri l'apporto complessivo all'utile netto di gruppo della divisione commercial banking Austria è stato pari a 210 milioni di euro
Gli analisti guardano con favore alla possibile cessione di queste attività , non escludendo però la possibilità che vengano incassate cifre superiori a quelle indicate dalla stampa.
Fonte: News
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