Non si placano le polemiche sul megaconcerto di Vasco Rossi al Modena Park. Dopo le critiche alla conduzione (troppe le interruzioni da parte di Paolo Bonolis la cui presenza è stata ritenuta inutile e spesso anche controproducente) arrivano i numeri.
I numeri
Non quelli dello share che ha toccato il 36% (36,14% per la precisione) arrivando a catturare l'attenzione di oltre 5,6 milioni di persone (5.633.000, sempre per questioni di precisione), ma quelli dei guadagni.
Nello specifico sarebbero sotto osservazione i 12 milioni di euro arrivati con la vendita dei biglietti, vendita organizzata dalla società bolognese Best Union di Luca Montebugnoli (62 milioni milioni i fatturato internazionale) attraverso le controllate Vivaticket (vendita fisica dei biglietti) e Big Bang (promoting).
Il tutto senza contare la ricaduta da 6 milioni di cui il territorio modenese ha potuto avvantaggiarsi con l'arrivo del popolo dei fan di Rossi, popolo che, a quanto pare, non sembra essere diviso da problemi di età, ceti sociali o generazioni e che ha usato volentieri negozi, ristoranti e hotel.
In particolare questi ultimi confermano un incasso intorno ai 2 milioni di euro A queste cifre sarebbero da aggiungersi, secondo quanto spiegato dalle pagine de Il giornale, anche gli incassi derivanti da pubblicità diritti tv e di riproduzione per il DVD e per le proiezioni nelle sale e nei cinema che trasmettevano l'evento (inclusi i maxischermi nelle 12 piazze collegate), persino i diritti su Food&Beverage e ovviamente, quelli arrivati dal copyright.
Il caso dei diritti
Argomento delicato quello dei diritti, che nel corso della storia della musica ha registrato casi eclatanti come quello dell'acquisto, da parte del re del Pop Michael Jackson, dei diritti sulle canzoni dei Beatles.
Era il 1985 e grazie a un'offerta non ribattuta da oltre 41,5 ilioni di dollari, Jackson si aggiudicava il catalogo dei 4 ragazzi di Liverpool battendo in volata Paul McCartney che dei Beatles faceva parte non solo in qualità di cantante ma anche di autore con John Lennon, autore di quelle stesse canzoni che gli vennero letteralmente soffiate sotto il naso.
Il gesto fu al centro del gossip dell'epoca dal momento che, pare, fu la causa della rottura della storica amicizia che fino a quel momento aveva legato Michael Jackson a Paul McCarntey. Dopo la morte di Jackson nel 2009, la Sony riuscì ad acquistare per 750 milioni di dollari il 50% della Sony/Atv Music Publishing, che controlla i diritti di oltre 3 milioni di canzoni tra cui quelle della Motown, dei Beatles, appunto e anche Taylor Swift.
Oggi, infine, l'epilogo: con un accordo confidenziale tra MCCartney e Sony/Atv (i cui termini non saranno resi noti) il rappresentante dei Beatles è riuscito a riavere i diritti di oltre 267 canzoni della storica band di Liverpool.
Fonte: News
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